Fornirà consulenza a giovani e disoccupati per trovare impiego, soprattutto nei settori innovativi e dell'artigianato, come dipendente o in proprio. Liniziativa è promossa dallIres Cgil, listituto di ricerca economica e sociale del sindacato, e dallassociazione di categoria Confartigianato, con il contributo della Fondazione CrAsti
Creare occupazione nei settori innovativi e dellartigianato. E lobiettivo dello Sportello ospitato negli uffici di via Camisola 1, tra corso Gramsci e piazza Marconi, vicino alla stazione ferroviaria, inaugurato venerdì.
E uniniziativa promossa dallIres Cgil, che è listituto di ricerca economica e sociale del sindacato, e dallassociazione di categoria Confartigianato, con il contributo della Fondazione CrAsti.
Lattività dello sportello – gestito da Francesca Delaude, segretaria Nidil Cgil – consisterà nellaiutare giovani che hanno terminato gli studi e persone disoccupate, residenti in provincia di Asti, a trovare un lavoro, sia esso dipendente o autonomo, con particolare interesse per la valorizzazione e lo sviluppo delloccupazione nei settori produttivi emergenti e particolarmente innovativi.
«Lo sportello – commenta Giovanni Prezioso, segretario generale provinciale Cgil – è rivolto a tutti coloro che sono fuoriusciti dal mondo del lavoro, anche se lo riteniamo fondamentale soprattutto per i giovani. Lobiettivo è garantire consulenza e informazione per riuscire a trovare creare nuove occasioni occupazionali».
«Ci sembra doveroso – ha affermato Biagio Riccio, presidente di Confartigianato – occuparci di questo grave problema, facendo in modo di intervenire in modo pratico ed efficace. La caratteristica fondamentale di questo servizio sarà lorientamento, nel senso che indirizzeremo le persone, in base alle loro capacità e alla loro formazione, al lavoro dipendente o a quello autonomo. Ovviamente, nel primo caso chiederemo ai nostri associati di quali figure lavorative necessitano, nel secondo consiglieremo alle persone quei settori in cui cè ancora spazio, tipo i servizi o lagroalimentare deccellenza. Anche perché in questo periodo è molto difficile mettersi in proprio, e si rischia di fallire con molta facilità».
Interessanti e utili, a questo proposito, i dati forniti dallIres. Secondo lanalisi congiunturale elaborata dallistituto lo scorso settembre, la diretta conseguenza dellondata di crisi che sta interessando leconomia piemontese è la cessazione delle attività da parte di molte aziende. Il numero di ditte attive, infatti, è sceso in un anno di 4.827 unità, dato che evidenzia laggravarsi della crisi a livello regionale e il ridimensionamento del numero di imprese locali. Un aspetto molto interessante da osservare, in questo ambito, è che tra il 2011 e il 2012 sono stati nuovamente colpiti dalla crisi i settori tradizionali (agricolo, costruzioni, commercio, trasporto).
Al contrario, è stato registrato un impatto nullo o addirittura in crescita in altri settori. La crisi sembra infatti aver interessato solamente quei settori che fino ad ora erano stati considerati lossatura del sistema economico del Piemonte (e dellItalia in generale) costringendo i lavoratori degli ambiti in crisi a reinventarsi in nuove tipologie e forme di lavoro. Risultano essere infatti in forte crescita i settori dellalloggio e della ristorazione, del noleggio, dei viaggi e servizi alle imprese, dellimmobiliare, dellintrattenimento e dei servizi di cura, della finanza e delle assicurazioni.
«A fronte di questo contesto – hanno commentato dallIres – è necessario che le organizzazioni locali si impegnino per una migliore programmazione strategica e per offrire servizi destinati ai giovani che si stanno affacciando ora al mondo lavorativo. Da queste esigenze nasce il progetto di orientamento e consulenza che lIres e Confartigianato hanno voluto e pensato per il territorio».
Lo sportello sarà aperto il mercoledì e il venerdì dalle 15.30 alle 18.30.
Per informazioni: tel. 0141/31661, orientamentoasti@iresluciamorosini.it
Elisa Ferrando