«Se non si muove qualcosa entro dicembre, a gennaio procederemo con i decreti ingiuntivi. Non è possibile che i supplenti non ricevano lo stipendio». E' quanto è stato deciso in occasione
«Se non si muove qualcosa entro dicembre, a gennaio procederemo con i decreti ingiuntivi. Non è possibile che i supplenti non ricevano lo stipendio». E' quanto è stato deciso in occasione della riunione promossa dalla Flc Cgil venerdì, convocata, alla presenza dei legali dello studio associato Bianco e Brignolo, per decidere come affrontare il fatto che, ormai da mesi, i docenti precari non vengono retribuiti. «Questa situazione – spiega Monica Boero, segretario generale provinciale Flc Cgil – è ormai inaccettabile perché si protrae da mesi, ledendo il diritto fondamentale allo stipendio. Per questo abbiamo deciso di procedere così. Aspettiamo la fine di questo mese. Se entro dicembre nulla si muove, procederemo con i decreti ingiuntivi, ben sapendo che il problema non è legato alle singole scuole ma al Ministero».
Sì, perché, come spiega la Cisl scuola, «da quest'anno tutto il sistema dei pagamenti dei supplenti è stato centralizzato dal Ministero dell'Istruzione (Miur) che ha aperto un canale dove gli istituti devono inserire le autorizzazioni al versamento delle mensilità. Il problema è che il sistema è bloccato, in attesa di verifica della copertura finanziaria, da parte del Ministero delle Finanze». Per questo la Cisl scuola Alessandria – Asti ha richiesto, a nome di tutti i sindacati confederali, un incontro al viceprefetto vicario reggente Paolo Ponta per affrontare la questione.
«Non è plausibile – dichiarano dal sindacato – che ci siano persone costrette a scegliere tra il lavoro e la sussistenza familiare: il tragitto per chi insegna lontano da casa comporta spese che, in mancanza di stipendio, non possono essere sostenute se si deve provvedere anche al bilancio quotidiano per mantenere la famiglia. E' un problema sociale e che deve essere risolto in tempi brevissimi». Da parte sua Ponta si è impegnato ad inviare il documento affidatogli dai sindacati ai Ministeri dell'Economia, dell'Istruzione e dell'Interno, oltre che alla Presidenza del Consiglio.
e.f.