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Docg, i viticoltori del capoluogochiedono l'avvio dell'iter per Asti nell'Asti
Economia

Docg, i viticoltori del capoluogo
chiedono l'avvio dell'iter per Asti nell'Asti

Muove i suoi primi passi concreti la neonata Associazione Viticoltori di Asti ad un mese dalla sua costituzione. Alla prima assemblea operativa, intanto, ha ratificato l’adesione di altre 6 aziende

Muove i suoi primi passi concreti la neonata Associazione Viticoltori di Asti ad un mese dalla sua costituzione. Alla prima assemblea operativa, intanto, ha ratificato l’adesione di altre 6 aziende vinicole che lavorano sul territorio del Comune di Asti. Assemblea che si è chiusa con una bozza di lettera in mano a tutti gli associati in cui si chiede formalmente al Consorzio dell’Asti docg di attivarsi per avviare con urgenza ogni iniziativa utile a conseguire l’integrale applicazione della legge 164/92 in relazione al disciplinare della docg Asti e Moscato d’Asti con l’inserimento del comune capoluogo nell’elenco di quelli in cui si può produrre la docg.

D’altra parte, quello di avere Asti nell’Asti è stata la molla principale che ha mosso i produttori a costituirsi in associazione. L’Ava ricorda che fin dal 2004 il Comune di Asti aveva fatto una richiesta di inserimento facendo anche un elenco di pareri tecnici favorevoli (da parte della Regione Piemonte nel 2010, ad esempio, che ritiene sussistano i requisiti tecnici affinchè possa essere modificata la docg Asti) e quello del Comitato Nazionale Vini che nel maggio del 2012 modificò il disciplinare introducendo una parte dei territori compresi nel comprensorio comunale astigiano. Salvo poi, per ragioni di procedura, vedere tutto annullato.

«L’Ava chiede che in tempi rapidi il Consorzio si faccia parte attiva per riaprire la questione nelle sedi deputate riproponendo in modo integrale tutta la documentazione a suo tempo prodotta e integrando in modo corretto quegli atti in cui sono state riscontrate carenze che hanno determinato una situazione, quella attuale, che rischia di danneggiare ulteriormente non solo i produttori, ma il nome stesso della città e del prodotto che con esso si identifica». Oltre alla questione docg è stata affrontata anche la pianificazione dell’attività dell’associazione che sarà presente alla notte bianca estiva dedicata alle “bollicine”.

d.p.

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