«Siamo molto soddisfatti di questa 57esima edizione della Douja d’Or: un’importante occasione di narrazione dei produttori e della qualità dei nostri prodotti enogastronomici. Ma non solo. Una festa per la città, per i turisti, per gli appassionati di vino che hanno trovato centinaia di etichette da degustare e apprezzare, senza dimenticare i vermouth e le grappe. La Douja è un palcoscenico straordinario per le nostre eccellenze vitivinicole che regala anche importanti ricadute socio-economiche».
E’ il commento del presidente della Camera di Commercio Alessandria – Asti, Gian Paolo Coscia, a conclusione della Douja d’Or, che ha animato il centro storico dall’8 al 17 settembre.
Dieci giorni di degustazioni ed eventi tra masterclass, incontri, letture, musica e spettacolo volti ad offrire spunti di conoscenza e di approfondimento legati al vino e alle sue sfumature.
I “numeri” dell’edizione 2023
A livello di “numeri”, sono stati oltre 25mila i calici alzati. Nello specifico, lo stand di Piemonte Land of Wine in piazza San Secondo ha registrato 11 mila tra degustazioni di vini e “box food”. Gli ospiti hanno potuto assaporare vini provenienti da tutti i territori del Piemonte in abbinamento a prodotti tipici regionali dolci e salati accompagnati da intrattenimento serale con dj Set e musica live. Riscontro positivo anche per le masterclass, che hanno accolto 180 partecipanti.
All’interno dell’attiguo municipio si trovava l’Enoteca della Douja a cura sempre del consorzio Piemonte Land of Wine, che ha registrato circa 2mila bottiglie vendute.
Oltre 3mila i calici serviti all’interno del cortile di Palazzo Gastaldi, presso la sede del Consorzio per la Tutela dell’Asti Spumante e del Moscato d’Asti Docg. I visitatori hanno potuto degustare l’Asti docg in purezza e in miscelazione, in abbinamento a piatti a base di frutta fresca. Il tutto animato da djset. La suggestiva sede del Consorzio è stata inoltre teatro di cene, eventi e degustazioni.
Il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato ha servito più di 4.500 calici. Esperti sommelier hanno guidato i visitatori nell’assaggio dei vini bianchi, rossi, spumanti e i vini dolci presenti ai banchi d’assaggio all’interno della suggestiva cornice di Palazzo Alfieri.
Cinque le masterclass organizzate, che hanno accolto 190 persone. Ampio spazio anche agli abbinamenti con le pietanze più autentiche della tradizione piemontese preparate dalla scuola alberghiera “Colline Astigiane”.
Apprezzate le degustazioni di Vermouth. Sono stati serviti oltre 5mila cocktail a base Vermouth, più di 2mila degustazioni di Vermouth in purezza e 800 piattini di assaggi di salumi. Il tutto accompagnati da musica live nella scenografica cornice di piazza Roma a cura dell’Unione Industriale.
Fitto il calendario di appuntamenti a cura dell’Associazione produttori del vino biologico del Piemonte che, alla Cascina del Racconto, ha ospitato degustazioni guidate dai produttori piemontesi in abbinamento a specialità gastronomiche firmate da chef stellati, osterie storiche ed esperti delle arti bianche. Durante la kermesse, inoltre, è stato conferito il premio “Barbateller – i comunicatori del vino” ai giornalisti Beppe Gandolfo, Luciano Pignataro e Edoardo Raspelli.
Per quanto riguarda, infine, il Consorzio Tutela Grappa del Piemonte e Grappa di Barolo le masterclass sono state seguite da oltre 40 persone, mentre nell’androne del Municipio si svolgevano le degustazioni sotto la guida dei mastri distillatori e degli assaggiatori professionisti dell’Anag. Molto apprezzati anche i cocktail a base grappa a cura di Nicola Mancinone de Il Confessionale Mix Bar.
La mostra
Altra tappa della Douja d’Or era l’esposizione “3 mostre per un fotografo. Enzo Isaia” con 3.536 ingressi.
Il percorso espositivo, in continuità con le rassegne dedicate alle eccellenze del territorio, offre uno spaccato della vita professionale di Enzo Isaia come fotografo pubblicitario, reporter e artista.
«Si chiude con un bilancio più che positivo l’edizione 2023 della Douja d’Or, la manifestazione dedicata alle eccellenze del territorio e un’importante vetrina per il nostro patrimonio culturale e artistico», commenta Mario Sacco, presidente della Fondazione Asti Musei. «I turisti e gli astigiani hanno dimostrato un grande interesse nei confronti delle esposizioni di Palazzo Mazzetti che, oltre ad offrire uno spaccato della vita professionale di Enzo Isaia come fotografo, celebrano il paesaggio astigiano, la città e le antiche tradizioni quali le Sagre e il Palio. Le mostre comprendono inoltre una sezione dedicata al mito delle Rosse, una selezione nata dalla collaborazione con la mitica azienda di Maranello. Per la gioia degli appassionati e dei visitatori le esposizioni sono prorogate fino al 5 novembre».