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Dragone: la tecnologia nata tra le vigne
Economia

Dragone: la tecnologia nata tra le vigne

Dal Corpo dei Dragoni in cui aveva fatto il militare un lontano antenato alla nascita dell’azienda “Dragone” che compie i suoi preziosi 50 anni di attività. Nel 1963 i fratelli Guido e Alfonso

Dal Corpo dei Dragoni in cui aveva fatto il militare un lontano antenato alla nascita dell’azienda “Dragone” che compie i suoi preziosi 50 anni di attività. Nel 1963 i fratelli Guido e Alfonso Boeri, nella loro cascina di Bionzo a Costigliole, si ingegnarono a trovare il sistema per ottimizzare i tempi delle operazioni di irrorazione del verderame nelle loro vigne. Acquistarono a Torino qualche chilometro di tubature dismesse e le installarono in vigneto.

Da quel momento riuscirono a dare il verderame aprendo un semplice rubinetto e il creativo sistema messo in funzione fu l’inizio di uno studio importante e puntiglioso incentrato su nuovi sistemi di irrorazione che vide dare la luce ai primi esemplari di atomizzatori. «E’ così che nacque l’azienda. E quando fu il momento di sceglierne il nome, si pensò di servirsi del soprannome con cui la famiglia era da sempre conosciuta – spiega Claudio Boeri, oggi titolare dell’azienda con il papà Guido, che è stato anche sindaco di Costigliole – “Dragone” è il soprannome che ci deriva da un antenato che fece il militare nel Corpo dei Dragoni».

Una storia fortunata per la ditta che opera nel settore delle macchine per l’agricoltura, con sede a Castagnole Lanze e che si rivolge ad un mercato soprattutto internazionale. Nel 1970 nasce la prima trinciatrice e Alfonso e Guido Boeri, con i figli Giorgio, Roberto, Giovanna e Claudio, iniziano un’attività che in pochi anni conquista prestigiosi spazi del mercato italiano. Oggi l’avventura continua con Guido e Claudio Boeri che nel loro stabilimento di 7 mila metri quadri a Castagnole, grazie alla collaborazione dei loro 25 dipendenti, creano e costruiscono nuovi modelli di tecnologici macchinari agricoli. «Esportiamo in 40 Paesi di tutto il mondo, dove incontriamo i principali distributori in Europa, Cile, Venezuela, Stati Uniti, Israele, India, Thailandia e Nord Africa. Tra le ultime novità ci sono gli atomizzatori scavallanti da vigneto, le trinciatrici forestali (che arrivano a lavorare tronchi fino ad almeno 30 centimetri di diametro) e trinciatrici doppie con una larghezza di lavoro, in campo, di 8 metri». ”Dragone” partecipa da anni, inoltre, alle principali fiere agricole internazionali e può contare su una rete mondiale di rivenditori. Il vigneto è al centro della sperimentazione aziendale e i macchinari “Dragone” sono protagonisti tra i filari di prestigiose aziende vitivinicole italiane.

«In fase di progettazione ci sono inoltre macchine che permetteranno di condurre il vigneto in maniera ecosostenibile», sottolineano dall’azienda. Per celebrare l’importante compleanno ci si è ritrovati nella giornata di sabato, presso l’azienda, con un convegno e una serata di festa. Alle 18 si è parlato di agricoltura con il forum su “Il vigneto collinare negli ultimi quarant’anni: innovazioni e prospettive”: relatori il dottor Lorenzo Corino, il geometra Renato Delmastro, il dottor Mario Tamagnone, il dottor Oscar Salvadore. Per l’intera giornata hanno avuto luogo esposizioni e dimostrazioni, visite guidate ai sistemi di produzione, una mostra fotografica. E per spegnere le 50 candeline di “Dragone” si è brindato infine in compagnia di buon vino, una cena campagnola e musica folk ad allietare la cornice di festa.

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