E formato da una truppa di 27 persone il consiglio di amministrazione del Consorzio di Tutela dellAsti docg al quale, dal primo gennaio, sono rientrate le industrie spumantiere
E formato da una truppa di 27 persone il consiglio di amministrazione del Consorzio di Tutela dellAsti docg al quale, dal primo gennaio, sono rientrate le industrie spumantiere Martini&Rossi, Fontanafredda e Toso (mentre non è ancora stato formalizzato il ritorno di Gancia annunciato durante la conferenza stampa di fine anno). Con un vertice allargato, è stato riconfermato fino al 2016 lattuale presidente Gianni Marzagalli che sarà affiancato nel suo incarico da quattro vicepresidenti: Massimo Marasso e Giorgio Molinari per la case spumantiere, Felicino Bianco e Stefano Ricagno per la parte agricola.
Completano la compagine dei consiglieri per la parte spumantiera: Mauro Arione, Lorenzo Barbero, Jean Marc Bartoli, Giovanni Bosca, Germano Bosio, Roberto Bruno, Aldo Davoli, Carlo Destefanis, Alberto Lazzarino, Giovanni Marchisio, Gianni Martini, Gianfranco e Mario Santero. Rappresentanti in cda della parte agricola, oltre ai due vice, sono Gianluigi Biestro, Giovanni Chiarle, Claudio Negrino, Elio Pescarmona, Luca Bosio, Giuseppino Capra, Pietro Cirio, Mario Sandri e Romano Dogliotti. Nel Collegio sindacale siederanno Flavio Scagliola e Giovanni Frola con la presidente Barbara Carrero; supplenti Giovanni Bertone e Gianpaolo Menotti.
I 27 del cda rappresentano le 700 aziende iscritte direttamente e le altre 1300 che fanno parte del Consorzio in quanto soci aderenti a cantine cooperative, per un totale dell87% di produzione e imbottigliamento dellintera denominazione. Una docg che nel 2013 ha messo le fascette su 74,2 milioni di bottiglie di Asti e di 25,2 milioni di Moscato dAsti: il primo in crescita del 10%, il secondo del 6%. E il primo obiettivo è quello di tornare a superare i 100 milioni di bottiglie che questanno si sono fermate ad un soffio da questo traguardo: 99 milioni 441 mila.