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«Facciamo impresa premiando i lavoratori»
Economia

«Facciamo impresa premiando i lavoratori»

Taglio del nastro davanti al nuovo stabilimento del Mollificio Astigiano di via Alessandria dove si sono raddoppiati gli spazi destinati alla produzione di molle per l’industria e l’agricoltura

Taglio del nastro davanti al nuovo stabilimento del Mollificio Astigiano di via Alessandria dove si sono raddoppiati gli spazi destinati alla produzione di molle per l’industria e l’agricoltura.

In un momento in cui molte aziende annaspano e decidono di spostarsi all’estero, qui a Belveglio assistiamo ad un modo di fare imprenditoria in controtendenza, con i due titolari, la canellese Pia Giovine e il marito Marco Prainito, che decidono di puntare sul “made in Italy”, di investire sul territorio ma soprattutto nel darsi un codice etico sia nel rispetto dell’ambiente che per quello nei confronti dei propri dipendenti. Non è un caso quindi che presenti ci fossero anche Marco Gabusi in qualità di Presidente della Provincia di Asti e il primo cittadino Michela Cretaz.

I dipendenti protagonisti

Ma non solo, perché i veri protagonisti di questa giornata di festa sono stati proprio loro, i 16 dipendenti del Mollificio Astigiano. «Se non fosse per loro, per il loro impegno quotidiano e la loro professionalità non saremmo arrivati fino a qui. Sono il mio “spring” team», spiega orgogliosa Pia Giovine, giocando con la parola inglese “spring” che sta per molla.

Quello che davvero sembra fare la differenza al Mollificio Astigiano è l’atmosfera, quasi familiare, che si respira tra gli uffici e l’officina dove le pareti sono color arcobaleno, la luce avvolge gli ambienti e i vasi di piante e fiori sono ovunque.

«Ho sempre voluto ispirarmi alla figura di Adriano Olivetti – spiega Pia Giovine – Sono dell’idea che sia possibile fare impresa senza dover sfruttare il lavoro delle persone e che anzi, sia possibile restare competitivi incoraggiando i talenti dei propri collaboratori. Finora questa scelta ci ha premiati».

Un impegno e un rispetto per i propri lavoratori che si traduce con un orario di lavoro flessibile, uno spazio relax con palestra e sauna e con premi di produzione fuori dal comune. Nel 2015 l’azienda ha infatti voluto regalare ai dipendenti e alle loro famiglie una mini-crociera in Spagna per il buon fatturato raggiunto.

Il segreto di questo successo è da ricercarsi nella capacità del personale di saper rispondere tempestivamente alle commesse. «Siamo un’azienda piccola ma con obiettivi molto ambiziosi» spiega Pia Giovine. Grazie al marito Marco, ingegnere, sono stati registrati quattro brevetti nel settore agricolo e altri progetti sono in cantiere.

La selezione dei clienti

L’eticità dei due titolari si ritrova anche nella decisione di selezionare i propri clienti.

Il Mollificio Astigiano ha scelto di non servire l’industria bellica ma per il resto si spazia dai distanziatori a molla dei vigneti alle mollette per capelli, dai componenti per l’oreficeria a quelli per il settore aerospaziale. Tra i brand più famosi come suoi clienti, ben 5 mila in 20 anni, troviamo Bulgary, Tiffany ma anche Ferrari o Magneti Marelli. E non solo, perché le molle di Belveglio sono state utilizzate anche nel cantiere navale per lo smantellamento della Concordia, sulla sonda Rover atterrata su Marte e anche in Vaticano. Un’azienda vincente dunque, sotto il profilo dell’etica e della produttività. Eppure, alle volte si fatica a trovare collaboratori. «Il lavoro non manca – spiega Giovine – ma spesso non si trova chi lo vuole imparare. Offriamo un ambiente di lavoro diverso dal solito, stimolante per chi lo sa capire e che però non è adatto a tutti. Per esempio ci siamo inventati le “mollaolimpiadi”, una giornata di giochi nel corso della quale sfidare i colleghi in competizioni così da risaldare lo spirito di squadra o risolvere gli screzi da scrivania».

Lucia Pignari

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