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Festa per i 25 anni della Fondazione CrAsti
Economia

Festa per i 25 anni della Fondazione CrAsti

Un Teatro Alfieri affollato da personalità e comuni cittadini ha festeggiato i 25 anni della Fondazione Cassa di Risparmio

Un Teatro Alfieri affollato da personalità e comuni cittadini ha festeggiato i 25 anni della Fondazione Cassa di Risparmio.

Con l’Inno di Mameli, ha aperto l’evento la Pop’s Harmonic Orchestra diretta da Alberto Mandarini.

È stata l’occasione per ripercorrere le tappe concluse e fare programmi per il futuro, per ribadire il legame sempre più stretto con il territorio e confermare che la Fondazione astigiana, importante punto di riferimento, è tra le migliori in Piemonte grazie all’oculatezza con cui si sono fatti gli investimenti e grazie alle scelte giuste e mirate.

Infatti, nonostante l’assetto politico, culturale e soprattutto economico in questo periodo sia cambiato, la Fondazione ha saputo ampliare il proprio raggio di interesse senza tralasciare le radici della città.

Investiti 125 milioni di euro

“Abbiamo investito 125 milioni di euro, per oltre 10.000 interventi – ha detto il presidente Mario Sacco – siamo cresciuti nella credibilità, continueremo a sostenere le fasce più deboli e i giovani con borse di studio e occupazione che, dati i momenti, va cercata anche in modo creativo, continueremo a lavorare per fare più sistema e per rafforzare la collaborazione tra pubblico e privato.”

Mario Sacco ha poi ricordato i suoi predecessori da Marchetti a Maschio a Maggiora “a cui va il riconoscimento di aver seminato bene”.

L’intervento del neo sindaco Maurizio Rasero

È poi intervenuto il neo sindaco Maurizio Rasero che ha scherzato sul fatto che nei suoi primi dieci giorni, ogni giorno è stata l’occasione per “una prima volta” e quella di mercoledì è stata sicuramente la più importante.

“Fondazione e Banca hanno lavorato insieme in ogni campo, dallo sport alla cultura – ha continuato Rasero – e se non fosse per loro, con i tagli che ci sono stati, saremmo tutti più poveri.”

La parola a Marco Gabusi, Antonella Parigi e Paolo Formicola

Sono quindi saliti sul palco il Presidente della Provincia e sindaco di Canelli, Marco Gabusi che si è detto onorato di rappresentare i 117 sindaci della provincia che hanno beneficiato dell’intervento della Fondazione, riuscendo così a far crescere il territorio, Antonella Parigi assessore al Turismo della Regione Piemonte che si è complimentata per il turismo raddoppiato e per la crescita del Piemonte rispetto alle altre regioni italiane ed infine, il Prefetto Paolo Formicola, “astigiano” da poco più di un anno ma che ha già potuto apprezzare i lavori della Fondazione.

È stato poi trasmesso un video girato dal regista Beppe Varlotta, in cui sono stati ricordati gli interventi fatti in questo quarto di secolo. Durante la breve tavola rotonda allestita sul palco e condotta dal vicedirettore de La Stampa, Marco Zatterin a cui hanno partecipato oltre a Mario Sacco, il presidente della Fondazione CrT Giovanni Quaglia e il presidente della Compagnia di San Paolo Francesco Profumo, si è ribadita la necessità di collaborazione tra le varie Fondazioni “perché lavorare insieme – ha sottolineato Quaglia – è il modo migliore per ottimizzare gli investimenti e saper ascoltare è il modo migliore per dare le risposte giuste.”

“In momenti di crisi, la Fondazione e la Banca, con le opportune strategie, sono determinanti – ha confermato Profumo – sono l’unico modello di crescita e di sviluppo e se le Fondazioni piemontesi incrementano la collaborazione senza competizioni, possono affrontare in modo vincente 5 temi fondamentali: istruzione, ricerca, politiche sociali, cultura, sanità.”

L’intervento dell’orchestra e l’arrivo di Ron

In chiusura ha nuovamente suonato la Pop’s Harmonic Orchestra, nata nel 2003 e composta da 50 elementi che ha omaggiato Giorgio Conte con l’esecuzione di sue canzoni arrangiate dal maestro Alberto Mandarini ma, come ogni festa che si rispetti, anche questa ha avuto la sua sorpresa, l’arrivo del cantautore Ron che, applauditissimo e in veste di testimonial AISLA, ha cantato alcuni dei suoi successi. Poi tutti a Palazzo Mazzetti (rinato grazie alla Fondazione) per un brindisi finale.

Monica Jarre

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