14 Marzo 2016 08:00:00
Ancora un giovane che sceglie le radici, che resta e che lavora nella comunità in cui è cresciuto e dove, già i nonni, avevano dato vita alla tradizione. Un mestiere, quello del fornaio sempre
Ancora un giovane che sceglie le radici, che resta e che lavora nella comunità in cui è cresciuto e dove, già i nonni, avevano dato vita alla tradizione. Un mestiere, quello del fornaio sempre attuale, che ritorna, portando in palmo di mano il passato ma guardando al futuro. I panettieri di una volta erano Ernestina e Giovanni Deideri (rispettivamente classe 1926 e 1919). Gioanin l Panaté, figlio di Giacomo (padre di Giovanni), anche lui panettiere, dopo sette anni di lontananza da casa (prima per la "naia" e poi, senza soluzione di continuità, sui fronti francese e iugoslavo e, infine, prigioniero in Germania) al ritorno dalla guerra, intraprende il mestiere di famiglia a cui, fin dallinfanzia e poi da giovanissimo, aveva collaborato.Aut. Tribunale di Asti n. 61 del 25/09/1953
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