Domani i bancari incrociano le braccia per una giornata di sciopero. «I banchieri pretendono di conservare i loro privilegi, i loro stipendi milionari a discapito del mondo del lavoro, non
Domani i bancari incrociano le braccia per una giornata di sciopero. «I banchieri pretendono di conservare i loro privilegi, i loro stipendi milionari a discapito del mondo del lavoro, non rispondendo mai dei loro errori», si legge in un comunicato a firma dei sindacati Dircredito, Fabi, Fiba-Cisl, Cgil-Fisac, Sinfub, Ugl Credito, Uilca. Laccusa è anche di soffocare leconomia, negando il credito a famiglie e imprese ma concedendolo agli amici, danneggiando banche come Mps, Carige, Carife, Banca Marche, Tercas. «Vogliono licenziare dai 20.000 ai 40.000 lavoratori senza ammortizzatori sociali e chiudere gli sportelli prosegue il comunicato – senza lavoratori bancari, cui viene negato il contratto di lavoro, non ci saranno i servizi per i clienti. I banchieri vadano a casa e paghino loro per i propri errori, incapacità e incompetenza anziché presentare il conto sempre ai lavoratori e ai clienti.»