Garantire uniformità ed equità delle tariffe comunali sul territorio, dai costi per le mense scolastiche a quelli per gli asili, e la qualità dei servizi erogati in ambito socio-assistenziale. Sono
Garantire uniformità ed equità delle tariffe comunali sul territorio, dai costi per le mense scolastiche a quelli per gli asili, e la qualità dei servizi erogati in ambito socio-assistenziale. Sono i due principali obiettivi della campagna di contrattazione sociale 2016 con i principali Comuni astigiani avviata nei giorni scorsi dai sindacati Cgil, Cisl e Uil insieme alle relative categorie pensionati. A spiegare obiettivi e auspici, ieri in conferenza stampa, alcuni sindacalisti in rappresentanza delle tre sigle: Monica Iviglia e Nunzia Fiorenza per la Cgil, Sergio Didier e Marisa Gallo per la Cisl, Piero Valpreda e Angioletta Ghidella per la Uil.
«Come negli ultimi anni – ha esordito Didier – ci siamo incontrati per ribadire e rafforzare il nostro impegno, anche quest'anno, sul fronte delle problematiche sociali all'interno della nostra agenda. I Comuni, in questo periodo, stanno operando delle scelte in vista del bilancio di previsione. Ebbene, proprio in queste settimane vogliamo incontrarci con gli Enti più grandi, sopra i 5mila abitanti, per condividere queste scelte sul fronte sociale. Ovvero, fare in modo che, pur consapevoli che le risorse nelle casse comunali sono sempre meno, il settore politiche sociali non sia eroso e che ci sia equità nello stabilire le tariffe dei servizi comunali».
Si continua, quindi, sulla linea degli scorsi anni, quando sono stati portati a casa accordi con Asti, Canelli, Nizza Monferrato, Villanova, Costigliole, San Damiano. «La nostra azione – ha precisato Iviglia – consiste nel proporre la differenziazione per fasce di reddito laddove non è presente, fare pressione affinché siano spostate risorse sul sociale quando queste sono ridotte, e cercare di uniformare il più possibile le tariffe sul territorio in modo da evitare eccessive discrepanze tra cittadini che abitano a distanza ridotta tra loro. Per la prima volta, poi, quest'anno ci interfacceremo anche con i consorzi Cisa e Cogesa, gestori dei servizi socio-assistenziali rispettivamente per i Comuni del Sud e Nord Astigiano, per quanto riguarda le questioni di loro competenza, in modo da venire in contatto anche con i Comuni più piccoli».
A sottolineare l'opportunità di uniformità di tariffe anche Nunzia Fiorenza, che ha ricordato come i sindacati hanno firmato, con l'Anci regionale, un accordo per stabilire in 8.500 euro la soglia Isee sotto la quale si ha diritto a tariffe agevolate. «L'auspicio – ha affermato – è che si possa estendere questa soglia anche nell'Astigiano, dato che purtroppo, qui come altrove, è molto più bassa». Forti preoccupazioni sono state espresse anche in merito alla situazione dei servizi sanitari («dobbiamo discutere con l'Asl il prima possibile dei nuovi Patti di assistenza territoriale», ha affermato Piero Valpreda) e della casa di riposo "Città di Asti", visto che la nomina del commissario straordinario della struttura è in stand by ormai da mesi, ritardo «che non favorisce il confronto», ha concluso Didier.
e.f.