Ammonta a 39,6 milioni di euro l’utile conseguito dal Gruppo Cassa di Risparmio di Asti nel 2021, in aumento del 45% rispetto all’anno precedente. Emerge dai dati preliminari al 31 dicembre 2021 che il consiglio di amministrazione di Banca di Asti ha approvato nei giorni scorsi. La raccolta complessiva è cresciuta del 5,8%, raggiungendo i 17,3 miliardi di euro. Dato particolarmente significativo è quello relativo al risparmio gestito, in aumento del 23,46%. Gli impieghi verso la clientela hanno registrato un aumento del 3,88%, attestandosi a 7,1 miliardi di euro.
Ne abbiamo parlato con Carlo Demartini, amministratore delegato del Gruppo Cassa di Risparmio di Asti.
Il Gruppo Cassa di Risparmio di Asti ha chiuso il 2021 con ottimi risultati. A cosa sono dovuti?
Sono particolarmente soddisfatto e i motivi sono molteplici. Primo fra tutti la consapevolezza che le scelte fatte e le linee strategiche intraprese negli anni sono state efficaci. Sto pensando all’attenzione verso lo sviluppo commerciale e l’efficienza di produzione, alla gestione dei crediti deteriorati ma anche alla diversificazione delle fonti di ricavo.
Una parte di contributo al conto economico arriva proprio da quest’ultima, oltre che dall’intermediazione cosiddetta tradizionale anche dal credito al consumo (inclusa la cessione del quinto), dalla gestione del risparmio (in buona parte svolta in house con le diverse linee delle nostre gestioni patrimoniali), dal comparto delle assicurazioni danni, dal credito speciale alle imprese.
Risparmio gestito e impieghi
Il risparmio gestito ha registrato un aumento di oltre il 23% rispetto al 2020. E’ un segnale della fiducia che i clienti ripongono nella vostra consulenza?
Abbiamo notevolmente rafforzato la nostra capacità di supporto e di consulenza sugli investimenti: oltre cento consulenti, costantemente formati e aggiornati, con un alto grado di specializzazione e competenza sui temi finanziari, supportano sistematicamente i clienti nelle scelte di investimento garantendo un servizio di elevata professionalità.
La nostra offerta è caratterizzata da un approccio multiprodotto e multimarca che ci rende indipendenti da chi fornisce i prodotti. Essere indipendenti significa avere la libertà di gestire i patrimoni dei clienti senza conflitti di interesse e senza vincoli commerciali o di appartenenza, con l’unico obiettivo di generare i migliori risultati in termini di rischio/rendimento. Questa è una delle caratteristiche distintive di Banca di Asti che persegue l’obiettivo di costruire una relazione duratura con il cliente, attraverso risposte adeguate all’evolversi delle sue esigenze.
Anche il dato relativo agli impieghi è cresciuto?
Sì, abbiamo erogato oltre 1,7 miliardi di euro di cui circa il 50% a famiglie, soprattutto nel credito al consumo (prestiti personali e cessione del quinto) registrando anche una maggior vivacità sui mutui per acquisti immobiliari. Il restante 50% è stato dato alle imprese a seguito di domanda di credito soprattutto per gli investimenti produttivi.
Parlando di cessione del quinto, anche la controllata Pitagora ha registrato risultati davvero importanti…
Anche in questo caso le scelte e le strategie adottate si sono dimostrate vincenti, dall’ampliamento dello spettro dei canali distributivi (con la messa a terra della partnership pluriennale con il mondo delle BCC del Gruppo Iccrea) all’acquisizione del controllo di WeFinance e la collaborazione con operatori medio-piccoli operanti nel settore.
L’ingresso nel Gruppo Cassa di Risparmio di Asti ha sensibilmente potenziato le capacità e le possibilità di sviluppo di Pitagora che è molto cresciuta dal 2015. Prevediamo che Pitagora cresca ancora significativamente nei prossimi anni.
Dividendo in crescita
Sarà distribuito il dividendo agli azionisti?
E’ previsto il pagamento del dividendo, in crescita sul 2020, nel pieno rispetto delle indicazioni emanate dall’Autorità di Vigilanza. Inoltre il piano strategico dei prossimi tre anni prevede una crescita dei risultati che lascia ben sperare anche per il futuro.
E’ attiva una nuova selezione di personale. Cosa può aspettarsi un giovane dal lavoro in Banca di Asti?
Non abbiamo mai smesso di assumere, soprattutto giovani.
Sono sempre le persone a fare la differenza e sono certo che l’inserimento di forze giovani, che si riconoscano nei nostri valori, possa portare la banca nel futuro, con il supporto di strumenti e servizi tecnologicamente avanzati.
Entrare nel Gruppo Banca di Asti significa far parte di una realtà in continua crescita. Vuol dire avere la possibilità di mettersi in gioco e dimostrare il proprio talento potendo contare su una azienda sicura e patrimonialmente molto solida, che crea valore ogni giorno partendo proprio dall’investimento nelle persone.
Giovani diplomati e laureati con voglia di applicarsi, con curiosità mentale e forte spirito di partecipazione sono benvenuti.