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Economia
Bilancio

Il comparto dell’artigianato trainato dall’edilizia

Dopo 10 anni di contrazione torna a crescere in Piemonte il numero di imprese del settore. Coscia (Unioncamere): «Ritrovato un nuovo dinamismo»

Dopo dieci anni di contrazione torna a crescere il numero delle imprese artigiane in Piemonte, trainato al settore delle costruzioni. Nel 2021, infatti, ha registrato un incremento dell’1,1% (0,6% nell’Astigiano), come si evince dai dati del Registro imprese delle Camere di commercio piemontesi.
Complessivamente, quindi, nel periodo gennaio-dicembre 2021 il tasso di crescita delle imprese artigiane piemontesi ha registrato un tasso analogo a quello del tessuto imprenditoriale regionale, ma migliore rispetto a quello realizzato a livello medio nazionale (+0,8%).
Le imprese artigiane nate sul territorio piemontese nel 2021 sono state complessivamente 8.393. Al netto delle 7.122 cessazioni (valutate escludendo le cancellazioni d’ufficio), il saldo appare positivo per 1.271 unità, dinamica che porta a 115.645 lo stock di imprese artigiane complessivamente inserite a fine dicembre 2021 nel Registro imprese delle Camere di commercio piemontesi.

In testa l‘edilizia

A livello settoriale il primo comparto per numerosità si conferma, anche nel 2021, quello edile, con il 41,8% delle realtà artigiane piemontesi. Questo settore, così rilevante per il comparto, ha fornito un contributo fondamentale all’andamento positivo segnato dall’artigianato in Piemonte, realizzando una crescita del 2,7% (+ 884 imprese rispetto al 2020). Analizzando i dati disaggregati del comparto delle costruzioni emerge come l’85,7% appartenga al ramo dei lavori di costruzione specializzati, il 13,8% a quello della costruzione di edifici e lo 0,5% a quello dell’ingegneria civile.
Gli altri servizi, che generano il 27,4% delle imprese artigiane regionali, manifestano una crescita più modesta (+ 0,5%). Il terzo settore per incidenza, con il 21% delle imprese artigiane della regione, è l’industria in senso stretto, che mostra, invece, un tasso di variazione annuo dello stock ancora debolmente negativo (-0,7%). Migliore il risultato del turismo, che segna un +0,8%. Stabile il commercio, con tasso pari a + 0,1%. Debolmente negativa, infine, la performance delle aziende agricole (- 0,4%).

La situazione nelle province

A livello territoriale, la distribuzione delle imprese artigiane è analoga a quella del tessuto imprenditoriale nel suo complesso. Poco più di un’impresa artigiana su due ha sede, infatti, nel capoluogo regionale. A Cuneo si concentra il 14,7% delle realtà; seguono Alessandria, con il 9,2%, e Novara, con una quota pari al 7,7%. Asti concentra il 5,3% delle realtà artigiane piemontesi mentre le altre province evidenziano quote inferiori ai 5 punti percentuali.
Nel 2021, comunque, tutti i territori hanno mostrato uno sviluppo del tessuto imprenditoriale artigiano. Torino ha registrato una crescita dell’1,6%, superando il dato medio regionale. Vercelli e Novara hanno realizzato rispettivamente un tasso di crescita pari a +1,0% e +0,9%. Più debole la performance evidenziata da Cuneo e Asti (entrambe con un +0,6%) e da Biella e Alessandria (ambedue con un +0,4%).

Il commento del presidente Coscia

Gian Paolo Coscia

«Buoni – commenta Gian Paolo Coscia, presidente Unioncamere Piemonte – i risultati delle imprese artigiane nel 2021. Il settore, sostenuto indubbiamente dagli incentivi governativi legati all’edilizia, ha ritrovato nuova verve e un nuovo dinamismo imprenditoriale. Il tessuto artigiano piemontese, tradizionalmente costituito da imprese di piccole dimensioni e poco strutturate, ha saputo mettersi in gioco e riorganizzarsi per far fronte alle nuove esigenze del mercato. Come Camere di commercio continueremo nel nostro impegno di sostegno al comparto offrendo servizi di accompagnamento all’imprenditorialità, percorsi d’internazionalizzazione e trasformazione digitale».

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