«Il mio auspicio è che il nuovo contratto Confimi Impresa per il settore metalmeccanico possa veramente rappresentare linizio di un cammino che coinvolga imprese e lavoratori. E che possa
«Il mio auspicio è che il nuovo contratto Confimi Impresa per il settore metalmeccanico possa veramente rappresentare linizio di un cammino che coinvolga imprese e lavoratori. E che possa riportare il settore metalmeccanico a recuperare quei livelli di produttività, efficienza e dinamicità imprescindibili per la sopravvivenza di un settore così importante. Settore che vede, proprio in Piemonte, tante eccellenze produttive a rischio chiusura o che ritengono ormai che la delocalizzazione rappresenti lunica strada per sopravvivere».
Così Maurizio Sassone, presidente di Confimi Impresa Meccanica Asti, commenta la sigla dellipotesi di accordo per il contratto nazionale Confimi Impresa Meccanica avvenuta lo scorso 1° ottobre, a Roma, con la firma di Uilm Uil e Fim Cisl (mentre la Fiom Cgil aveva firmato, a luglio, lipotesi di accordo per il rinnovo del contratto Confapi).
«Questo risultato è più che soddisfacente – continua Sassone – sia dal punto di vista dei lavoratori sia da quello delle aziende, e rappresenta un buon punto di partenza per il rilancio della competitività del settore meccanico. In base alle norme di legge vigenti è applicabile da tutte le imprese iscritte allassociazione datoriale che lo ha stipulato e che si riconoscono nella linea Confimi. Tutte le imprese aderenti ad Api Asti, quindi, hanno diritto ad applicare il nuovo contratto stipulato da Confimi Impresa Meccanica». Il contratto riguarda le imprese del settore metalmeccanico e della installazione di impianti, oltre alle aziende che producono e lavorano prodotti di oreficeria, gioielleria, argenteria e bigiotteria (ed imprese di produzioni o servizi a loro collegate).
Il contratto decorre dal 1° settembre 2013 e scade il 31 maggio 2016. «I punti più significativi – continua Sassone – riguardano innanzitutto la componente salariale, con un incremento che, a regime, sarà di circa 130 euro (5° livello) con lerogazione di una una tantum di 105 euro (5° livello). Quindi il fatto che favorisce la diffusione della contrattazione di secondo livello, territoriale o aziendale, a contenuto economico e normativo. Uno strumento, questo, volto a migliorare la competitività delle industrie metalmeccaniche tenendo conto delle specificità territoriali e aziendali. La contrattazione di secondo livello, infatti, potrà derogare, attraverso specifiche intese concordate tra le parti, a uno o più istituti disciplinati dal contratto collettivo nazionale. Il nuovo contratto, inoltre, prevede anche la possibilità di ricorrere a queste intese per affrontare le situazioni di crisi aziendale e locale, argomento molto sentito in questo periodo».
Tra gli altri punti evidenziati positivamente da Sassone anche la flessibilità dellorario di lavoro, la nuova disciplina della malattia e la notevole attenzione dedicata a precisare meglio obiettivi e partecipazione alle forme di bilateralità (sanità integrativa e previdenza complementare).