C'è anche il Piemonte fra le regioni del nord che hanno siglato un accordo per lo sviluppo della filiera del pioppo. L'intesa stipulata giunge in un contesto in cui la pioppicoltura, pur
C'è anche il Piemonte fra le regioni del nord che hanno siglato un accordo per lo sviluppo della filiera del pioppo. L'intesa stipulata giunge in un contesto in cui la pioppicoltura, pur rappresentando la più significativa fonte interna di legname per l'industria a livello nazionale e nonostante siano evidenti le potenzialità di sviluppo del settore nel medio periodo, soffre di una crisi strutturale unita ad un mancato coordinamento tra i soggetti della filiera, fattori aggravati dal delicato momento economico.
«A seguito dell'avvio di una cabina di regia a livello piemontese, il raggiungimento dell'accordo interregionale per lo sviluppo della filiera del pioppo non può che implementare obiettivi e prospettive a totale beneficio del settore – dice l'assessore regionale all'agricoltura Claudio Sacchetto – Il comparto pioppicoltura soffre da qualche decennio di mancato coordinamento tra i soggetti depauperando in questo modo le grandi potenzialità della filiera: adesso però vi è stato un vigoroso cambio di tendenza».
«Il fabbisogno di legname dell'industria è elevato e la produzione arboricola italiana insufficiente, è indispensabile riconoscere alla pioppicoltura la rilevanza che merita, adottando politiche e incentivi che evitino l'abbandono a favore di colture maggiormente redditizie. In questi sei mesi i risultati ottenuti in termini di confronto e pianificazione sono decisamente positivi, adesso è necessario passare rapidamente alla fase operativa».