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Asti terz’ultima in Piemonte" alt="Produzione industriale,Asti terz’ultima in Piemonte" loading="lazy" />
Economia

Produzione industriale,
Asti terz’ultima in Piemonte

Un anno da "montagne russe". Se i dati della produzione industriale piemontese erano saliti la scorsa primavera, le indagini previsionali sugli ultimi tre mesi dell'anno segnano una

Un anno da "montagne russe". Se i dati della produzione industriale piemontese erano saliti la scorsa primavera, le indagini previsionali sugli ultimi tre mesi dell'anno segnano una battuta d'arresto, rinviando le speranze di ripresa al 2015. Emerge dalle indagini effettuate da Unioncamere e Confindustria Piemonte, presentate nei giorni scorsi a Torino, volte a monitorare l'andamento della congiuntura nella regione. Nello specifico, Unioncamere ha illustrato i risultati emersi dalla rilevazione sull'industria manifatturiera relativi al periodo aprile ?- giugno 2014, da cui emerge che la produzione industriale piemontese è cresciuta del 4,2%, fase di espansione trainata dall'industria dei mezzi di trasporto.

Disomogeneo l'andamento a livello territoriale, con Asti terz'ultima nella classifica delle province piemontesi con il suo + 0,6% a livello di produzione industriale (quando Torino, prima in classifica, segnava un + 7,6%). Tuttavia, dopo un terzo trimestre di transizione che ha fatto registrare indicatori sostanzialmente allineati a quelli del trimestre precedente, l'ultima parte dell'anno segna una battuta d'arresto. La consueta indagine previsionale trimestrale, realizzata da Confindustria Piemonte su un campione di circa mille aziende associate del comparto manifatturiero e 250 dei servizi, rileva infatti un certo peggioramento del clima di fiducia.

In generale, il 20,2% delle imprese manifatturiere si attende, per il prossimo trimestre, un aumento della produzione, a fronte del 22,9% che ne prevede la diminuzione: il saldo tra ottimisti e pessimisti è quindi negativo (- 2,7%). Più sensibile il calo riferito agli ordinativi totali (- 9,5%); negative anche le prospettive occupazionali, mentre sono favorevoli le attese sull'export, anche se con un saldo che si indebolisce. A livello territoriale, ad Asti il clima di fiducia rimane improntato ad una sostanziale stabilità: negli ultimi trimestri i saldi ottimisti -? pessimisti non si sono allontanati molto dal punto di equilibrio.

Elisa Ferrando

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