Ha destato interesse la presentazione di Industrial cloud, la piattaforma web dedicata alle piccole e medie imprese presentata venerdì nella sede di Api Asti, lassociazione di
Ha destato interesse la presentazione di Industrial cloud, la piattaforma web dedicata alle piccole e medie imprese presentata venerdì nella sede di Api Asti, lassociazione di categoria che comprende circa 200 ditte astigiane. Allincontro hanno partecipato titolari di aziende manifatturiere e di servizi, anche non iscritti allassociazione, oltre al sindaco Fabrizio Brignolo, allassessore comunale alle Attività produttive Marta Parodi e al presidente della Camera di Commercio, Mario Sacco.
Relatore principale dellincontro, introdotto dal presidente dellApi Andrea Cirio, è stato Karim Zaitov, studente del corso si laurea in Ingegneria gestionale presso il Politecnico di Torino, che ha ideato il progetto, oggetto della sua tesi di laurea, e lo ha concretizzato insieme ad alcuni compagni. Al suo fianco erano infatti presenti Giorgio Capocelli e Vil Chouvalov, oltre a Claudio Demartini, docente di Gestione dellinnovazione e sviluppo prodotto Ict del corso di laurea citato. Demartini, nello specifico, ha ricordato, il ruolo di «padrino» ricoperto dal Politecnico, in quanto «è stato allinterno dellateneo che è nata lassociazione di studenti Webingegneria, finalizzata a sostenere limprenditorialità dei giovani, nel cui ambito si è potuto sviluppare il progetto». «Industrial cloud – ha spiegato Zaitov, che è anche presidente di Webingegneria – è una piattaforma dedicata alle aziende, in particolare alle piccole e medie imprese manifatturiere. E uno strumento che consente di condividere informazioni e di interagire, inserendo gli input e output produttivi, anche con reti di aziende che si trovano allestero». Le ditte che si registrano, infatti, possono contare su una vasta rete di contatti e informazioni per sapere di preciso cosa producono le altre imprese e, inoltre, creare aggregazioni per offrirsi come fornitori affidabili per grandi gruppi.
«Limpresa che si registra gratuitamente – ha continuato – viene modellata allinterno della piattaforma, in base ai dati e alle informazioni che fornisce relative a due aree: la struttura dello stabilimento e il prodotto fabbricato. Ovviamente le imprese non devono registrare informazioni che non vogliono comunicare. Ovviamente, tuttavia, più informazioni inseriscono più la piattaforma funziona». Lobiettivo, come detto, è ottimizzare il processo di arrivo di uninformazione da unazienda allaltra, superando le cosiddette barriere informative e gli ostacoli legati ai modelli di interazione tradizionali, basati sullimpegno del direttore commerciale, sui contatti personali tra imprenditori o sullefficacia del sito internet creato dallazienda. «In tutti i casi – ha ricordato Zaitov – subentrano fattori non controllati, come i limiti dei rapporti umani o lumore del webmaster per quanto riguarda il sito web. Fattori che poi inficiano il passaggio delle informazioni fino al 70%. Con la piattaforma questi problemi vengono evitati in quanto le imprese industriali, la cui struttura aziendale è standardizzata, vengono atomizzate e quindi modellate».
Zaitov ha proposto anche alcuni esempi di interazione facilitati dalla piattaforma. «Mettiamo il caso che unimpresa abbia un capannone dotato di un impianto di illuminazione fluorescente. Un domani unazienda di Asti inventa una tecnologia a led molto efficiente. Ebbene, se quella azienda è iscritta su Industrial cloud, la notizia verrà subito inviata a tutte le realtà industriali i cui capannoni hanno impianti di illuminazione che corrispondono ai parametri della nuova tecnologia. O ancora, due imprese producono lo stesso articolo, ma con capacità produttiva pari a 200 pezzi lanno ciascuna. Vengono a sapere che una grande azienda ha bisogno di una quantità di quellarticolo superiore: possono aggregarsi per soddisfare quella domanda. Ma tutte queste informazioni, nel mondo reale, non sono facilmente reperibili come su Industrial cloud, dove si risparmia tempo e si scambiano le informazioni velocemente. Inoltre la piattaforma dà la possibilità di simulare limpresa aggregata a livello virtuale, in modo che anche la controparte sia agevolata nella sua decisione». «Questi sono solo due esempi – ha concluso Zaitov – in quanto le possibilità di interazione sono molte alte, e nemmeno noi sappiamo prevedere quanti saranno i punti di intersezione di interesse dei protagonisti».
Zaitov ha quindi parlato di come Industrial cloud potrebbe favorire i rapporti tra aziende italiane e russe. «La piattaforma – ha ricordato – è stata presentata qui ad Asti e a Nizhny Novgorod, in occasione della XXII Task force italo – russa. Inoltre a settembre verrà illustrata in Russia in occasione del Summit dei cluster industriali, su invito del Ministero dello Sviluppo economico. Unattività di promozione che dipende sia dai contatti che abbiamo sia dalle caratteristiche dei due mercati. Ma questo non vuol dire che la nostra attenzione verrà limitata a questi due Paesi: prossimamente procederemo altrove, a partire da Bielorussia e Francia». Al termine della presentazione è intervenuto Claudio Andenna, direttore commerciale dellazienda E.Sassone srl di Monale, che ha portato la sua testimonianza di business sul mercato russo, cui è seguito un dibattito tra i presenti in sala. Tra questi, alcuni hanno chiesto la possibilità di integrare la piattaforma con servizi di consulenza, analisi del mercato e assistenza alle imprese una volta siglato laccordo commerciale, data la difficoltà di operare su un mercato, quello russo, caratterizzato da una normativa e una burocrazia molto complicate.
Zaitov ha risposto che «Industrial cloud termina il suo compito quando unazienda trova linterlocutore. Funzione che, ricordo, non sostituisce ma facilita i rapporti umani tra imprenditori. Ciò non toglie che in futuro integreremo il tutto con numerosi altri servizi, a partire da quelli di assistenza e consulenza. Per ora comunque, se unazienda registrata avesse bisogno di aiuto dopo la registrazione, potrà rivolgersi ad Api Asti». Lassociazione di categoria astigiana, infatti, ha firmato nei mesi scorsi un patto di collaborazione con Webingegneria, manifestando interesse nei confronti del progetto, che, come ha sottolineato il presidente Andrea Cirio, va nella direzione di «aiutare in modo concreto le piccole aziende che stanno operando in un mercato, quello italiano, stagnante da tempo, e non hanno i mezzi per portare avanti strategie di export massicce». Per informazioni rivolgersi ad Api Asti, tel. 0141/594625.
Elisa Ferrando