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Protesta

Ispettorato Nazionale del Lavoro, domani il presidio dei dipendenti

Delfino (Cisl Fp): “In stato di agitazione, hanno ritirato la disponibilità a svolgere lavoro straordinario e ad usare strumenti personali, come il telefono cellulare, per svolgere l’attività d’ufficio”

Si terrà domani (venerdì), dalle 10 alle 11 sotto la Prefettura di Asti, il presidio dei dipendenti della sede di Alessandria – Asti dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro – in stato di agitazione della scorsa settimana – indetto da Cisl Fp, Uilpa, Fp Cgil.
La ragione è legata a diverse problematiche del personale e si inserisce nella mobilitazione avviata a livello nazionale, e spesso anche locale, che coinvolge anche le sigle sindacali FLP, Confintesa, Fp, Confsal Unsa, USB P. I.

Le parole di Delfino (Cisl FP)

“La motivazione della protesta sta nella scarsa attenzione del Governo e dello stesso Ispettorato – commenta Alessandro Delfino, segretario generale Fp Cisl Alessandria-Asti – alle problematiche del personale. A partire dal 2015, anno di nascita dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, il personale dipendente è sempre stato poco considerato, tanto che l’ambizioso progetto della costituzione di un’agenzia unica per la vigilanza sulle imprese architettato dal Governo Renzi, incentrato sulla trasformazione delle preesistenti Direzioni Territoriali del Lavoro, si reggeva tutto sul “costo zero”, ovvero senza alcun investimento in termini di professionalizzazione e formazione del personale. Così l’unico vero risultato è stato un banalissimo cambio del nome sulle targhe degli uffici, negli elenchi telefonici e negli indirizzi di posta elettronica dei dipendenti”.
“Le modifiche al Testo unico sulla sicurezza apportate sul finire del 2021 – continua – hanno poi assegnato all’Ispettorato nuove e importanti competenze in materia di vigilanza e sicurezza sui luoghi di lavoro, che l’Amministrazione ha prontamente accolto con entusiasmo anche se comportava un notevole aggravio di lavoro. Nonostante ciò, tra timori e perplessità, il personale ha sempre svolto i propri compiti con dedizione e professionalità. Fino alla settimana scorsa, quando è stato ufficializzato l’elenco delle Amministrazioni per le quali, come previsto dal CCNL, si procederà ad armonizzare l’Indennità di Amministrazione (una componente della retribuzione che per retaggio storico differiva da Ministero a Ministero) e dal quale è stato escluso l’Ispettorato Nazionale del Lavoro.
A questo punto il personale, in stato di agitazione, ha deciso di bloccare tutte le attività finora svolte volontariamente, indicendo assemblee sindacali in tutte le sedi, ritirando la disponibilità a svolgere straordinario e ad usare beni e strumenti propri per le attività istituzionali dell’ufficio (ad es. il proprio cellulare)”.

Lo sciopero

In attesa di una rassicurazione formale che anche i dipendenti dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro beneficeranno della citata armonizzazione, i sindacati hanno quindi indetto uno sciopero nazionale che si svolgerà il 18 marzo.
“Come Cisl Fp – conclude Delfino – chiediamo anche che l’intera partita dei controlli sulla sicurezza sul lavoro sia rivista integralmente”.

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