Indirizzo chimico
Dopo due tentativi falliti, partirà da settembre, all’istituto tecnico industriale Artom, il nuovo indirizzo in “Chimica, materiali e biotecnologie”.
Da lunedì 9 settembre, giorno in cui comincerà il nuovo anno scolastico, la scuola aggiungerà infatti il nuovo percorso di studio che, dopo il biennio in comune con gli altri indirizzi (Meccanico, Elettrico e Informatico), proporrà materie caratterizzanti.
«La richiesta del nuovo indirizzo – commenta il dirigente scolastico Franco Calcagno – era già stata effettuata in passato, per cui questo era il terzo (e ultimo) anno in cui si poteva attivare, altrimenti si sarebbe dovuto ripetere l’iter di richiesta. Siccome sono state raggiunte 26 iscrizioni (più una che si sta perfezionando in questi giorni) l’indirizzo potrà partire, con la soddisfazione di coloro che l’hanno sostenuto».
Il sostegno dell’Unione industriale
Sì, perché a credere nel nuovo indirizzo di studi è stata, oltre alla scuola, l’Unione industriale di Asti. L’associazione, guidata dal presidente Andrea Amalberto, aveva infatti sottolineato la necessità di un percorso formativo in chimica a causa della carenza, nell’Astigiano, di giovani con competenze e conoscenze in questo campo. Giovani che, grazie a questa opportunità, una volta diplomati potranno trovare lavoro, per quanto riguarda le aziende, nell’ambito della produzione, dell’attività di laboratorio, della ricerca e sviluppo e dell’assistenza tecnica al cliente. Oltre a questi sbocchi professionali, il nuovo indirizzo è indicato sia per chi opta per altri settori (dall’antidoping alla libera professione) sia per chi decide di continuare a studiare all’università.
«L‘istituto Artom – conclude Calcagno – è dotato degli spazi e delle attrezzature necessarie per partire con il nuovo indirizzo, dato che comprende già il laboratorio di chimica. Certo è che il nostro obiettivo è incrementarlo e arricchirlo, con le risorse del nostro bilancio e di chi ci vorrà sostenere, per adattarlo alle specificità del nuovo indirizzo».