Inaugurato il laboratorio
È stato inaugurato ieri mattina, all’istituto superiore Castigliano, il laboratorio innovativo riservato agli studenti del corso socio-sanitario, unico in Italia in ambito scolastico. Un laboratorio di eccellenza, basato sulla tecnologia domotica, che consente agli alunni di fare pratica su un manichino interattivo che simula vari tipi di patologie.
A presentare il laboratorio, nell’ambito di una conferenza stampa, il dirigente scolastico Franco Calcagno insieme all’ex preside Ugo Rapetti, promotore dell’avvio dell’indirizzo, e a numerosi docenti della scuola, alla presenza di diverse autorità cittadine, tra cui il sindaco Maurizio Rasero.
Il progetto

Dopo la presentazione di un video sull’argomento, che ha coinvolto studenti e docenti, la professoressa di Psicologia generale e applicata Emanuela Musso ha spiegato come è nato il progetto. “Gli anni scorsi – ha spiegato – sono entrata in contatto con scuole europee ad indirizzo socio – sanitario, andando anche a visitare un istituto danese, dotato di un laboratorio molto utile a livello didattico. Grazie ai finanziamenti europei Pon e al gruppo di lavoro del Castigliano, siamo riusciti ad importarlo: è l’unico laboratorio in Italia di simulazione in ambito scolastico”.
Il laboratorio, che entrerà in funzione nel secondo quadrimestre e sarà utilizzato soprattutto dagli studenti del triennio, comprende un manichino interattivo (collegato a telecamere che riprendono l’attività svolta dai ragazzi e consentono di vederla anche da una stanza attigua dotata di video), attrezzature per la movimentazione e due microscopi.
“Grazie al manichino – ha aggiunto il prof. Oddone, docente di Biologia e Igiene – i ragazzi potranno simulare la gestione di un paziente allettato, con diverse patologie, cui possono rilevare i parametri vitali. Il tutto in un ambiente dove la domotica è concepita come possibilità di aiutare le persone a diventare più autonome. Inoltre, grazie a queste simulazioni, i ragazzi entrano in empatia con il paziente e imparano a riconoscere i sintomi in un contesto simile a quello reale. La simulazione, inoltre, può essere video registrata e successivamente analizzata e studiata con i ragazzi”.

Il Consorzio degli istituti professionali
Nel corso della presentazione è intervenuta, tra gli altri, la prof.ssa Rosanna Rossi, presidente del Consorzio degli istituti professionali di cui fa parte il Castigliano. Tra i vari punti affrontati, ha ribadito la necessità che, anche in Piemonte, sia definita la figura professionale dell’operatore socio sanitario. “Gli studenti che escono da questo indirizzo – ha sottolineato – dovrebbero avere uno sbocco diretto nel mondo del lavoro, di cui ci sarebbe tanto bisogno. Anzi, sul modello estero, dal nostro biennio potrebbero nascere due filoni: il sociale e il sanitario, a seconda delle vocazioni degli studenti e delle esigenze del territorio”.