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L’alveare dove si incontrano consumatori e produttori a km zero
Economia

L’alveare dove si incontrano consumatori e produttori a km zero

Un sito internet per favorire il commercio di prodotti a chilometri zero non sul web, ma tramite vendita diretta

Un sito internet che mette in contatto produttori del territorio e consumatori per favorire il commercio di prodotti a chilometri zero non sul web, ma tramite vendita diretta, in piazza. E’ quello che si propone di fare, dal prossimo ottobre, “L’Alveare che dice Sì”. Un progetto nato circa cinque anni fa in Francia e che sta per approdare ad Asti. Come racconta Salvatore Grizzanti, area manager di una multinazionale, che gestirà la piattaforma.

«L’obiettivo – spiega – è essenzialmente quello di creare una rete di produttori del territorio e consumatori per la compravendita di prodotti di vario tipo, come frutta e verdura, latte, miele, formaggi, carne, vino. Chi sarà interessato, da entrambi i “fronti”, potrà registrarsi gratuitamente sul sito internet. Nello specifico i produttori, che io selezionerò per verificare che abbiano tutti i requisiti previsti dal progetto, potranno mettere in vetrina la merce indicandone il prezzo. I consumatori potranno scegliere cosa e quanto comprare. Una volta alla settimana i produttori arriveranno in città – in piazza Alfieri o presso il bar “Novecento” di via Ospedale – e incontreranno i clienti per vendere i prodotti

«Il vantaggio, per i produttori, è che potranno fissare un quantitativo minimo per evitare di prendere parte all’appuntamento solo per consegnare pochi prodotti, cosa che non sarebbe vantaggiosa dal punto di vista economico. Ecco che, quindi, la rete di consumatori diventa importante: più si è, più è facile raggiungere il tetto minimo. Ovviamente saranno ammessi solo produttori che non porranno quantitativi minimi difficili da raggiungere (ed è anche per questo che privilegerò coltivatori e produttori del territorio) e tutti i consumatori saranno costantemente informati sulla “crescita” degli ordinativi».

Ma come si reggerà la piattaforma? «Non essendoci costi di registrazione o ingresso da parte dei produttori – conclude Grizzanti – la percentuale che andrà alla piattaforma e al gestore dipenderà da un accordo coi produttori sul fatturato raggiunto». Chi volesse saperne di più sull’iniziativa può visitare il sito internet: www.alvearechedicesi.it.

e.f.

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