La Way Assauto lascerà la sede di via Antica Cittadella per trasferirsi nel capannone in cui aveva sede la Nuova Olter in corso Casale, nei pressi di Portacomaro Stazione
La Way Assauto lascerà la sede di via Antica Cittadella per trasferirsi nel capannone in cui aveva sede la Nuova Olter in corso Casale, nei pressi di Portacomaro Stazione. E’ emerso ieri (giovedì), quando l’azienda ha annunciato di aver perfezionato le trattative per l’acquisto del capannone, in quanto la proposta di acquisto è stata accettata dal venditore. L’intenzione di trasferirsi era emersa, come anticipato da “La nuova provincia” sul numero del 31 marzo, mercoledì, in occasione dell’incontro promosso dal Comune su richiesta dei sindacati di categoria, cui hanno partecipato i vertici della proprietà della Waya (la Nanyang Cijan Auto Shock Absorber Co), il sindaco Fabrizio Brignolo, l’assessore alle Attività produttive Marta Parodi e i rappresentanti di Fiom Cgil, Film Cisl e Uilm Uil, rispettivamente Seck Mamadou, Salvatore Pafundi e Silvano Uppo.
“Secondo l’azienda – afferma il sindaco Brignolo – già mercoledì della prossima settimana si formalizzerà il compromesso, in pochi mesi si perfezioneranno gli atti notarili e già in estate potrebbe partire il trasferimento del laboratorio e, successivamente, dei macchinari. E’ infatti opinione diffusa che per un rilancio dell’azienda sia necessario il trasferimento in uno stabilimento più moderno rispetto alla vecchia sede di via Antica Cittadella. Solo in un nuovo capannone, infatti, può essere razionalmente organizzata l’attività di ricerca e produttiva e solo una nuova sede può conferire maggior competitività, anche in termini di immagine verso i potenziali clienti. A questo proposito, la dirigenza cinese ha ribadito quanto affermato in precedenza circa la centralità del laboratorio e l’intenzione di farlo diventare centro di ricerca per l’intero gruppo”.
Sia l’Amministrazione che i sindacati hanno valutato positivamente la notizia. “Il fatto che vengano sostenute ingenti spese per l’acquisto del nuovo capannone e per il trasloco – conclude il sindaco – è un indice della fondatezza dell’impegno a mantenere e incrementare l’attività in Asti”.
e.f.