Cerca
Close this search box.
Ardissone Mauro
Economia

Le librerie di nuovo aperte tra ingressi contingentati e gel igienizzante

I commenti di Mauro Ardissone (Marchia Mondadori) ed Emanuela Doano (Goggia)

Riaperte le librerie

Tra le attività che hanno riaperto lunedì in Piemonte ci sono le librerie, che in altre regioni d’Italia avevano avuto la possibilità di ricominciare la vendita nella seconda metà di aprile.

Parla Ardissone (Marchia – Mondadori)

Ad aprire di nuovo le porte ai clienti, dopo quasi due mesi di chiusura, la libreria Marchia – Mondadori di corso Alfieri. «Ho riacceso le luci 10 minuti fa – afferma il titolare Mauro Ardissone, che abbiamo raggiunto al telefono lunedì mattina – dopo due mesi in cui ci siamo potuti dedicare solo alle vendite a domicilio di articoli di libreria e cartoleria. Articoli che, nonostante le difficoltà del periodo, hanno avuto una certa richiesta, che ci ha consentito di lavorare un po’».
Per quanto riguarda il negozio, prima di aprire Ardissone si è occupato di predisporre l’apposita cartellonistica per indicare il distanziamento necessario tra i clienti, il cui ingresso è comunque contingentato, che devono indossare la mascherina. «All’interno – spiega – i clienti trovano il gel a base alcolica per l’igienizzazione delle mani. Inoltre, per evitare eccessive manipolazioni degli articoli, i clienti non possono più servirsi da soli per acquistare articoli di cartoleria, mentre la vendita dei libri continua nella modalità tradizionale, perché i clienti hanno necessità di prendere in mano il libro e sfogliarlo prima di acquistarlo. Per il resto, procedo con l’igienizzazione dei locali due volte al giorno, e sono fortunato che non c’è ancora la necessità di accendere i condizionatori per rinfrescare l’aria, dato che il loro utilizzo impone anche la pulizia dei filtri”.
Ma quale sensazione ha provato riaprendo le porte del negozio? «Da un lato sono contento – confida – anche perché sono convinto che non esiste alcuna costrizione dei limiti di libertà individuali che possa essere più efficace del buon senso. Nel senso che, se tutti i cittadini rispetteranno il distanziamento sociale e l’utilizzo della mascherina, non ci saranno problemi. Dall’altro lato non nascondo una certa preoccupazione per il futuro. Tutto dipenderà da quanto tempo dovremo attendere prima di tornare alla normalità, anche se di sicuro questa situazione cambierà per sempre il modo di lavorare. Portando anche nuove possibilità e occasioni per le aziende più serie e brillanti che sapranno rinnovarsi».

Il commento di Emanuela Doano (Goggia)

Sempre in corso Alfieri ha riaperto anche la libreria Goggia della famiglia Doano. «Siamo qui per lavorare – afferma Emanuela Doano – ma il mio timore è legato al fatto che la situazione nell’Astigiano, a livello di contagi, non è ancora risolta. Forse sarebbe stato meglio proseguire, almeno per il momento, con le consegne a domicilio, che peraltro noi continueremo ad offrire. Un servizio, questo, che abbiamo avviato anche noi fin dall’inizio del lockdown, relativo sia ai libri sia agli articoli di cancelleria, per i quali abbiamo notato un certo riscontro da parte della clientela».

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Scopri inoltre:

Edizione digitale