Alla fine i timori dei lavoratori si sono rivelati fondati: questa mattina sono arrivate le lettere di licenziamento per tutti i dipendenti della Askoll di Castell'Alfero, azienda che produce
Alla fine i timori dei lavoratori si sono rivelati fondati: questa mattina sono arrivate le lettere di licenziamento per tutti i dipendenti della Askoll di Castell'Alfero, azienda che produce motori per lavatrici. Licenziamento collettivo per cessazione di attività comunicazione apertura procedura di mobilità è loggetto della missiva recapitata oggi a Unione Industriale e Rsu aziendali, in cui si legge che Askoll si trova nella necessità di dar corso a una riduzione collettiva del personale per la cessazione della produzione del motore Bpm Askoll e delle attività dedicate alle piattaforme motore e ventilazione.
«È la conferma che lazienda aveva premeditato la chiusura dello stabilimento commenta a caldo Silvano uppo, segretario provinciale Uilm in queste settimane Askoll ha preso tempo allo scopo di accumulare scorte. Ora la vedo dura per la trattativa, lo spettro della chiusura è dietro langolo.» La procedura colpirà i 223 dipendenti dellazienda, in sciopero da una decina di giorni per ottenere dalla proprietà una dichiarazione ufficiale che escludesse la chiusura dello stabilimento. La preoccupazione, che oggi ha trovato una drammatica conferma, era che lo stabilimento potesse chiudere a giugno, termine di scadenza di 150 contratti di solidarietà e della cassa integrazione straordinaria per altri 60 lavoratori.
Il sindaco di CastellAlfero, Fernando Tognin, ha invitato le istituzioni locali per una riunione pubblica sul tema Askoll che si terrà venerdì sera alle 21, alla palestra comunale in località Stazione.