È stato l’incontro con il noto attore, regista e doppiatore Neri Marcorè a dare il via stamattina alla prima edizione del Barbera Wine Festival. Parliamo del cartellone di eventi promosso da Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato con il Corriere della Sera nell’ambito della Douja d’Or, in programma ad Asti fino a domenica 15 settembre. Tra Palazzo del Michelerio, piazza Cairoli e Palazzo Alfieri il festival promette un ricco cartellone di incontri, degustazioni che spaziano tra oltre 300 etichette, masterclass e gastronomia grazie all’area dedicata allo street food.
Il dialogo con Neri Marcorè
Dopo gli interventi delle principali autorità cittadine, l’inaugurazione è proseguita lasciando la parola al presidente del consorzio Vitaliano Maccario, che ha sottolineato l’emozione di dare il via ad un evento impegnativo e prestigioso a beneficio del comparto enologico del territorio, e al vice direttore del Corriere della sera, Luciano Ferraro. Dopo aver ricordato il filo conduttore del festival, basato sulla molteplicità di culture e forme artistiche in linea con la poliedricità del Barbera, ha dialogato con Neri Marcorè, partendo dall’ultima esperienza, quella di regista. Il riferimento era al film da lui diretto uscito quest’anno, intitolato “Zamora”. «Il film – ha spiegato Marcorè – è tratto da un romanzo di Roberto Perrone, un amico mancato l’anno scorso. Mi piaceva perché nel protagonista rivedevo me stesso adolescente, come spesso accade timido e insicuro. Inoltre vedevo che nella struttura del romanzo potevo costruire anche altri personaggi e, in parte, il mio senso di comicità, dato che si tratta di una commedia a tutti gli effetti. Una storia che mi ha dato grande soddisfazione perché mi ha consentito una ulteriore esplorazione della professione di artista, mosso come sempre dalla curiosità».
La carriera
La chiacchierata è quindi proseguita ricordando le tappe della carriera di Marcoré, nata dalla fortunata partecipazione, nel 1990, al programma televisivo “Stasera mi butto” di Gigi Sabani. «Mi ero candidato per gioco terminati gli studi universitari. Era l’ultima estate da studente, al termine della quale avrei dovuto trovare lavoro. Ma, essendo arrivato in finale, ho avuto la possibilità di prendere parte al programma domenicale di Raffaella Carrà. Da lì ho cominciato a studiare recitazione e a fare la gavetta che non avevo fatto prima, senza lasciare più la professione».
La carriera è quindi continuata nel ruolo di doppiatore, conduttore, attore (in questo caso il personaggio chiave è stato il regista Pupi Avati, che gli ha assegnato il suo primo ruolo da protagonista ne “Il cuore altrove”), musicista e infine regista.
Imitazioni e canzoni
Nel corso dell’ìncontro Marcorè ha regalato anche alcune imitazioni di personaggi politici – tra cui Pierferdinando Casini, Maurizio Gasparri e Giuseppe Conte – e canzoni. Alcune scritte da lui “alla maniera” di cantanti famosi, come Jovanotti, dando prova del suo talento da imitatore, e altre in omaggio a Giorgio Gaber (“Le elezioni”) e Fabrizio De André (“La guerra di Piero”).
Photogallery a cura di Agostino Santangelo
Per conocere il programma completo del festival leggi qui.