Sfruttare le opportunità offerte dall’intelligenza artificiale è essenziale per competere.
Partendo da questa convinzione l’Unione industriale ha recentemente promosso un convegno incentrato sul confronto tra esperti e su esperienze concrete di aziende locali, di fronte ad un platea di imprenditori, affiancati da alcune classi di studenti.
Al centro del dibattito, la capacità dell’intelligenza artificiale di trasformare i processi aziendali per migliorarne l’efficienza. «L’intelligenza artificiale – ha affermato il presidente dell’Unione industriale, Luigi Costa – sta assumendo un ruolo sempre più centrale nel mondo delle imprese, rivoluzionando in diversi settori il modo stesso di produrre. Una grande opportunità per tutte le aziende, ma anche una sfida, in particolare per quelle di dimensioni minori, per affrontare la quale la nostra associazione fornirà supporto e strumenti».
Le esperienze sul territiorio e le conclusioni di Alberto Tripi
A seguire tre imprese associate all’Unione industriale – Johnson Electric Asti, Valbormida SpA e Vernay Italia – hanno presentato l’attuale utilizzo dell’intelligenza artificiale all’interno dei loro siti produttivi. Dopodiché si è tenuta la tavola rotonda che ha visto confrontarsi importanti esperti del settore, con le conclusioni tracciate da Alberto Tripi, presidente di Almaviva, membro del Comitato di presidenza di Confindustria e special advisor per l’intelligenza artificiale: «Nelle piccole e medie imprese – ha sottolineato nel corso del suo autorevole intervento – l’adozione dell’intelligenza artificiale è salita al 8,2%. Per questo ci siamo attivati per mappare casi d’uso nelle nostre imprese, raccogliendone già 240. Lo scopo è duplice: offrire esempi pratici e valorizzarli per collaborare con le istituzioni, come l’Agid, nell’individuazione delle misure da adottare per incentivare lo sviluppo di un’industria italiana dell’intelligenza artificiale».