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Economia

L’istituto Artom piange la scomparsa del professor Meschia

Per circa 30 anni ha insegnato Fisica nel biennio ed è stato un precursore dell’utilizzo del computer a scuola

L’Istituto Artom piange la scomparsa del professor Meschia

E’ mancato il professor Riccardo Meschia, 77 anni, docente di Fisica nel biennio dell’istituto tecnico industriale Artom dagli anni Sessanta alla fine degli anni Novanta.
“Per tanti anni – ricordano il dirigente della scuola, Franco Calcagno, insieme ai colleghi docenti – è stato prezioso e insostituibile. Persona semplice, umile, carica di positiva empatia nelle relazioni personali, portava nelle sue classi e nella scuola una non comune capacità di interazione con gli studenti, i colleghi e il personale”.
Laureato in Fisica alla Scuola Normale Superiore di Pisa, dotato di una eccezionale preparazione continuamente affinata – continuano – riusciva a presentare la sua materia, la Fisica appunto, in modo sempre nuovo e coinvolgente alle migliaia di alunni delle classi prime e seconde che dalla fine degli anni ’60 alla fine degli anni ’90 hanno avuto la fortuna di averlo come insegnante. In tempi in cui la didattica era fatta quasi esclusivamente con gesso e lavagna, Meschia è stato un precursore nell’introduzione dell’Informatica. E’ stato il primo, infatti, ad utilizzare negli anni ’70 un computer per la preparazione di verifiche personalizzate, la gestione degli orari delle lezioni, la compilazione dei fogli stipendio del personale della scuola”.

La passione per l’informatica

Ha tenuto anche corsi pomeridiani di Informatica rivolti agli allievi e al personale di segreteria, come ricorda il Prof. Siccardi, chiamato a fargli da assistente nel 1985. Tanto che il suo computer (Olivetti 6060) è ancora conservato nel museo “Industriamoci” che la scuola ha allestito e aperto quasi due anni fa.
Il professor Ennio Nebiolo, attualmente insegnante di Fisica all’Artom, ha un ricordo speciale di Riccardo Meschia: “E’ stato tra i primi ad accogliermi all’Artom nel lontano 1989 come nuovo docente – afferma – e mi ha accompagnato nei miei primi passi nel mondo della didattica”. A ricordarlo con stima e tenerezza anche tre ex alunni, ora docenti titolari nell’istituto (Silvia Porta, Vincenzo Piperissa e Paolo Raviola), che lo considerano “un luminoso esempio da seguire”.

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