La Blutec di Asti, azienda di fanaleria per auto in amministrazione straordinaria dal 2019, passerà nelle mani della torinese Deltats. E’, questa, una società torinese specializzata nello stampaggio termoplastico, nella progettazione e costruzione di stampi per materie plastiche e nella progettazione e produzione di valvole e filtri per il settore automotive.
Lo hanno comunicato i commissari straordinari Andrea Filippo Bucarelli, Giuseppe Glorioso e Fabrizio Grasso dopo il via libera all’operazione da parte del Ministero dello Sviluppo economico.
Lo hanno comunicato i commissari straordinari Andrea Filippo Bucarelli, Giuseppe Glorioso e Fabrizio Grasso dopo il via libera all’operazione da parte del Ministero dello Sviluppo economico.
L’asta competitiva
L’asta competitiva per l’assegnazione dello stabilimento astigiano si era aperta lo scorso settembre sulla base di tre criteri: il prezzo offerto, gli impegni occupazionali, il piano industriale. “L’acquisizione – anticipa Salvatore Pafundi, segretario generale territoriale Fim Cisl – riguarderà l’intero complesso aziendale, le attività, i marchi, le autorizzazioni, le concessioni e le licenze in essere, in modo da garantire il massimo assorbimento possibile della forza lavoro, che attualmente ammonta a 105 dipendenti”.
Già a partire dai prossimi giorni verrà avviata la procedura di cessione di ramo d’azienda che vedrà coinvolte le organizzazioni sindacali.
“Come Fim Cisl – continua – presteremo la massima attenzione alla salvaguardia dell’occupazione, ma soprattutto alla credibilità e alla concretezza del progetto industriale, che si lega appunto alla stabilità occupazionale, quindi alle strategie industriali e commerciali, ai programmi operativi e di sviluppo, agli investimenti e ai criteri di organizzazione dei dipendenti. Inoltre riteniamo fondamentale che il piano proposto sia supportato da una dimostrabile solidità finanziaria. Chi rileva la società deve indicare le modalità con cui intende finanziare la prosecuzione delle attività, assicurare il mantenimento dei livelli occupazionali ed effettuare gli investimenti previsti nel piano industriale. In sintesi, saremo alla ricerca di ogni indicatore utile per verificare nel merito l’effettiva capacità industriale, economica e finanziaria dell’acquirente”.
Già a partire dai prossimi giorni verrà avviata la procedura di cessione di ramo d’azienda che vedrà coinvolte le organizzazioni sindacali.
“Come Fim Cisl – continua – presteremo la massima attenzione alla salvaguardia dell’occupazione, ma soprattutto alla credibilità e alla concretezza del progetto industriale, che si lega appunto alla stabilità occupazionale, quindi alle strategie industriali e commerciali, ai programmi operativi e di sviluppo, agli investimenti e ai criteri di organizzazione dei dipendenti. Inoltre riteniamo fondamentale che il piano proposto sia supportato da una dimostrabile solidità finanziaria. Chi rileva la società deve indicare le modalità con cui intende finanziare la prosecuzione delle attività, assicurare il mantenimento dei livelli occupazionali ed effettuare gli investimenti previsti nel piano industriale. In sintesi, saremo alla ricerca di ogni indicatore utile per verificare nel merito l’effettiva capacità industriale, economica e finanziaria dell’acquirente”.
Il ruolo dei dipendenti
Pafundi ricorda poi il ruolo dei dipendenti negli ultimi anni. “Durante l’amministrazione straordinaria – evidenzia – i lavoratori hanno profuso il massimo impegno nonostante le difficoltà e le perdite salariali. Sono stati in grado di salvaguardare la capacità produttiva, soddisfare i clienti e mantenerli legati alla fabbrica. Tutto questo ha permesso di mantenere inalterata l’operatività e la produttività, tanto che lo stabilimento ha retto degnamente alla difficile situazione dovuta a pandemia, carenza delle materie prime, caro-energia e guerra in Ucraina”.
“Siamo certi – conclude il sindacalista – che, con gli opportuni investimenti e capacità industriali, la Blutec di Asti potrà riconquistare importanti pezzi di mercato come in passato e distinguersi da vera eccellenza nel settore dell’automotive. Il tessuto industriale astigiano ha bisogno di aziende come questa che, grazie alle proprie potenzialità e capacità, potranno conferire prestigio e benessere al territorio. Pertanto ci aspettiamo che anche le istituzioni locali si sentano coinvolte e facciano la loro parte in questo processo di gestione delle crisi aziendali e reindustrializzazione, fornendo un supporto concreto”.