Dopo il buon andamento delle vendite del 2013, culminate con il picco natalizio, il mondo del Moscato è nuovamente in effervescenza. A scuoterlo due questioni aperte sullampio tavolo di
Dopo il buon andamento delle vendite del 2013, culminate con il picco natalizio, il mondo del Moscato è nuovamente in effervescenza. A scuoterlo due questioni aperte sullampio tavolo di confronto: la prima, che si trascina da anni tra sentenze i ricorsi, sullingresso di Asti nel gruppo dei Comuni del Moscato che possono fregiarsi della docg. La seconda, relativamente nuova, è la proposta sulla docg a favore del Moscato dAsti Spumante. Sulla querelle Asti Comune del Moscato si-no in settimana i consiglieri comunali Mariangela Cotto e Giovanni Pensabene si sono incontrati con il presidente della Produttori Moscato Giovanni Satragno. Tema: come sostenere i piccoli produttori che nella querelle Aproma-Zonin rischiano di rimanere schiacciati. Si sono aperti timidi spiragli di luce: si vedrà nei prossimi mesi se sbocceranno opportunità vere.
Sulla terza denominazione i pareri sono contrastanti: cè chi non ne vuol sentir parlare chi, invece, lo auspica. E non solo per battaglia ideologica. E il caso di Giovanni Bosco, presidente del Coordinamento Terre del Moscato dopo i dati diffusi sul sondaggio effettuato dal Consorzio dellAsti. «Il 78% dei 45 moscatisti interpellati dal Consorzio di Tutela è contrario alla terza docg ovvero al Moscato dAsti Spumante. Non mi stupisco dice Bosco -. Gli amici moscatisti stanno comportandosi come gli industriali dellAsti Spumante quando, negli anni 90, erano contrari alla docg anche per il Moscato dAsti. Ci battemmo per tre anni e la docg si ottenne sia per lAsti Spumante sia per il Moscato dAsti ma solo nella versione tappo raso. Grazie a quelle dura battaglia questanno le rese questanno sono state di 95 quintali/ettaro, senza il Moscato dAsti le rese per ettaro sarebbero state di 70 quintali».
Secondo il Ctm, invece, i produttori di uva daccordo per la terza docg sono il 100%. «Chiederemo al Consorzio unaudizione pubblica perché, così comè, il Moscato spumante crea sì confusione aggiunge il presidente del Coordinamento Terre del Moscato -. Oggi troviamo sugli scaffali dei supermercati il Moscato Spumante prodotto con i superi della docg o con Moscati di altre regioni dItalia accanto al Moscato dAsti docg ad un prezzo inferiore. Questo prodotto sì che crea confusione e danneggia i produttori. Gli acquirenti pensano si tratti del Moscato dAsti in versione Spumante. Immettendo sul mercato il Moscato dAsti Spumante docg non solo non si farebbe confusione ma anzi si farebbe chiarezza».