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Mais giù, meglio grano e viteIl bilancio dell'agricoltura astigiana
Economia

Mais giù, meglio grano e vite
Il bilancio dell'agricoltura astigiana

«Un andamento climatico inusuale, direi anomalo, che ha sconvolto tutte le previsioni e dimostrato come le buone pratiche agricole possano essere alla base di un buon raccolto». Francesco

«Un andamento climatico inusuale, direi anomalo, che ha sconvolto tutte le previsioni e dimostrato come le buone pratiche agricole possano essere alla base di un buon raccolto». Francesco Gianquinta, direttore di Confagricoltura Asti, sintetizza così, a metà dell’estate, il punto sull’annata agraria nell’Astigiano. E rivela: «Ci attendevamo un surplus di foraggio, per via delle piogge primaverili. Invece il caldo lo ha bloccato e ha depresso ogni previsione di raccolto. Era previsto un buon raccolto di mais, invece, non sarà così per via delle difficoltà e dei ritardi nelle semine. Situazione peggiorata a causa della mancanza di pioggia delle ultime settimane».

Ma i dati agrari portano anche buone notizie. «Soprattutto per quanto riguarda il grano –  conferma Giaquinta -. Ci aspettavamo una campagna di trebbiatura non eccezionale – spiega – al contrario il grano è maturato al meglio con una resa di 80 quintali per ettaro e un peso specifico pari a 76/78. Dati molto buoni che non si erano registrati da anni. I chicchi – aggiunge il direttore di Confagricoltura Asti – hanno una grande resa molitoria e quella del 2013 potrà a buona ragione essere ricordato come un’ottima annata per il raccolto di grano. Perfino la paglia è talmente di ottima qualità e salubre che potrà essere utilizzata senza problemi per l’alimentazione in zootecnia».

Infine il capitolo della viticoltura. «Anche la vendemmia, al netto dei danni del maltempo che la settimana scorsa ha colpito duramente il Sud Astigiano, produrrà uve sane e di qualità, con rese per ettaro adeguate. Unico neo – avverte il direttore – sono le patologie della vite. Nell’ultimo periodo oidio e peronospora, oltre alla flavescenza dorata, hanno colpito duro i filari. Anche in questo senso il viticoltore che ha eseguito correttamente i trattamenti indicati dai nostri tecnici riuscirà a fronteggiare meglio di altri le difficoltà».

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