A pochi giorni dalla manifestazione in piazza San Secondo, organizzata insieme a Confartigianato e Cna, il Gruppo costruttori edili dellUnione industriale è tornato a sottolineare con forza la
A pochi giorni dalla manifestazione in piazza San Secondo, organizzata insieme a Confartigianato e Cna, il Gruppo costruttori edili dellUnione industriale è tornato a sottolineare con forza la grave crisi che attanaglia il comparto delledilizia. Loccasione è stata lassemblea del Gruppo, svoltasi martedì. «Il settore delle costruzioni – ha affermato il Capo Gruppo, Luciano Mascarino – ha sofferto più di tutti gli altri la crisi iniziata, con le prime avvisaglie, nel 2006, e al momento non vede spiragli. Basti pensare ai dati della Cassa edile: negli ultimi 5 anni sono mille i posti di lavoro persi e 300 le imprese uscite».
Mascarino ha quindi sottolineato le difficoltà per le imprese a lavorare in Italia. «Il nostro – ha ricordato – è lunico Paese che abbia sposato in pieno la linea del rigore assoluto, che ha portato da una parte ad aumentare la pressione fiscale, dallaltra a comprimere le spese in conto capitale – ovvero gli investimenti – rispetto a quelle correnti. Vista la situazione, chiediamo quindi alla politica azioni rapide per far fronte allemergenza, tra cui lavvio di un Piano Marshall, ovvero un intervento straordinario che favorisca la ripresa delledilizia, e delleconomia in generale, basato su un programma di investimenti pubblici e sulla coesione di tutte le forze in campo».
Di crisi economica si parlerà anche sabato nella sede dellassociazione di categoria Confartigianato, in piazza Cattedrale, dove si terrà lassemblea annuale. La prima parte, privata, sarà dedicata allapprovazione del bilancio; la seconda, dalle 11, sarà aperta a tutti. «Faremo il punto sullattività svolta e sui progetti futuri – spiega il presidente Biagio Riccio – oltre ad avanzare precise richieste alla politica, che deve assolutamente agire a sostegno delleconomia».
e. f.