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Economia

Mercatone Uno, cassa integrazione
mentre procede il piano di rilancio

In attesa di conoscere eventuali dimostrazioni di interesse all'acquisto, continua regolare l'attività del punto vendita Mercatone Uno che, ricorda il sindacalista Nicola De Filippis

In attesa di conoscere eventuali dimostrazioni di interesse all'acquisto, continua regolare l'attività del punto vendita Mercatone Uno che, ricorda il sindacalista Nicola De Filippis (Cgil-Filcams): «Anche nei mesi di maggiore incertezza, non è mai figurato nei piani di dismissione dei singoli negozi». Nel frattempo, i vertici del Gruppo annunciano il superamento delle maggiori difficoltà aziendali, l'avvio della cassa integrazione per i dipendenti e il procedere del piano di rilancio dei punti vendita.

«Grazie a una sinergica collaborazione tra i commissari straordinari e le istituzioni, che stanno cooperando per limitare gli impatti negativi della crisi aziendale su personale, clienti e fornitori, nelle scorse settimane, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha approvato il decreto per la Cigs per un anno, con decorrenza 7 aprile 2015, per gli oltre 3 mila dipendenti di Mercatone Uno», fanno sapere dalla sede di Imola. Per i commissari straordinari del gruppo, Coen, Sgaravato e Tassinari: «Il provvedimento del ministero del Lavoro consentirà il pagamento delle indennità al personale interessato dalla Cigs, garantendo a tutti una copertura economica, derivante o dall'indennità di cassa integrazione o dalla retribuzione ordinaria, dopo il riavvio delle attività dei punti vendita, altro principale obiettivo di questi mesi di attività».

«A oggi -? proseguono – sono 50 i punti vendita operativi sul territorio nazionale, in numero superiore rispetto a quanto inizialmente previsto mentre, per altri dieci punti vendita è prevista la riapertura nei prossimi mesi. Abbiamo inoltre ottenuto dal Tribunale di Bologna il nulla osta ad accettare i buoni "Salta la Rata" e simili, maturati da oltre 12.500 clienti prima del 7 aprile e ristabilito corrette relazioni economiche e di lavoro con buona parte dei fornitori». Risultati incoraggianti dunque, ai quali si aggiungono ben 53 manifestazioni di interesse all'acquisto, sulle quali i commissari straordinari stanno proseguendo analisi e approfondimenti.

Marzia Barosso

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