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Metalmeccanici della piccola e mediaindustria, entro settembre il contratto
Economia

Metalmeccanici della piccola e media
industria, entro settembre il contratto

L’obiettivo è cercare di raggiungere un accordo entro settembre. Parliamo dell’associazione di categoria Confimi impresa meccanica da una parte e di Fim Cisl e Uilm Uil dall’altra, che si sono

L’obiettivo è cercare di raggiungere un accordo entro settembre. Parliamo dell’associazione di categoria Confimi impresa meccanica da una parte e di Fim Cisl e Uilm Uil dall’altra, che si sono riuniti nei giorni scorsi a Roma per definire il nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro della piccola e media industria metalmeccanica.

Confimi Impresa Meccanica e sindacati, nel corso dell’incontro, hanno convenuto sulla necessità di raggiungere in tempi brevi, attraverso un confronto serrato tra delegazioni ristrette, un accordo sulla base di alcuni principi. Innanzitutto lavorare per redigere un contratto che risponda concretamente alle esigenze della piccola e media industria metalmeccanica, attraverso un sistema di regole condivise che mettano al centro il valore del lavoro e dell’impresa. E, poi, che sia negozialmente aperto su argomenti specifici, consentendo alle parti nazionali, territoriali e aziendali di intervenire nel corso della vigenza contrattuale in relazione alla situazione dell’industria di settore.

A questo proposito sindacati e associazioni di categoria ritengono che «la distanza delle posizioni iniziali possa essere colmata attraverso uno sforzo congiunto verso un obiettivo comune: la salvaguardia e la competitività dell’industria metalmeccanica nell’interesse sia delle imprese sia dei lavoratori». L’obiettivo è quindi quello di raggiungere un accordo entro il mese di settembre. Un tema, quello del nuovo contratto di lavoro dei metalmeccanici, che sta animando il dibattito anche a livello locale. In sostanza, a livello sindacale si è assistito ad una spaccatura: da una parte la Fiom Cgil, che ha firmato a fine luglio il rinnovo del contratto Confapi. Dall’altra Fim Cisl e Uilm, che invece quel contratto non l’hanno firmato perché non ne condividono i contenuti.

Comunque, anche se è stato firmato da una sola organizzazione sindacale, per legge va applicato a tutti i lavoratori delle aziende aderenti all’associazione di categoria, per cui sta per interessare le aziende metalmeccaniche astigiane che aderiscono all’associazione “Api Asti”. Ma con una precisazione. L’associazione, che in passato faceva parte di Confapi, da alcuni mesi aderisce a Confimi Impresa. Di conseguenza l’applicazione del contratto Confapi sarà attuata fino a quando non si troverà un accordo tra Confimi Impresa da una parte, Fim Cisl e Uilm dall’altra. Nel frattempo in questi giorni si stanno svolgendo, nelle aziende metalmeccaniche astigiane, le assemblee dei lavoratori per votare il contratto Confapi.

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