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Mille euro per redditi fino a 40milaCisl: una firma per un fisco più equo
Economia

Mille euro per redditi fino a 40mila
Cisl: una firma per un fisco più equo

"Ferma la crisi, firma per un fisco più equo." E' l'appello lanciato dalla Cisl di Alessandria e Asti, impegnata in una raccolta firme, già in corso e che terminerà a fine luglio, a sostegno di una legge di iniziativa popolare per un fisco più equo e che spinga il Governo a varare una serie di interventi a favore della redistribuzione dei redditi. Le motivazioni e gli obiettivi alla base dell'iniziativa sono stati illustrati nei giorni scorsi…

"Ferma la crisi, firma per un fisco più equo." E' l'appello lanciato dalla Cisl di Alessandria e Asti, impegnata in una raccolta firme, già in corso e che terminerà a fine luglio, a sostegno di una legge di iniziativa popolare per un fisco più equo e che spinga il Governo a varare una serie di interventi a favore della redistribuzione dei redditi. Le motivazioni e gli obiettivi alla base dell'iniziativa sono stati illustrati nei giorni scorsi, in una conferenza stampa, presso la sede sindacale di via XX Settembre da Sergio Didier, segretario generale Cisl Alessandria-Asti. Al suo fianco, Stefano Calella e Marco Ciani, componenti della segreteria. "Anche questa volta ? sostiene Didier ? rischiamo che il Paese, per uscire dalla crisi, chieda sacrifici sempre ai ceti medio bassi, se non si mette mano all'attuale situazione. La Cisl sventola quindi la bandiera dell'equità, in nome di una riforma fiscale sempre più urgente, mancando, tra l'altro, un chiaro segnale di azione politica al riguardo."

Nello specifico, sono 5 i punti fondamentali alla base del progetto di legge di iniziativa popolare, volto a dare più risorse a chi lavora, ai pensionati e alle fasce sociali maggiormente colpite da anni di crisi. E cioè: l'introduzione sia di un bonus da mille euro annui per tutti i contribuenti con un reddito individuale fino a 40 mila euro sia di un bonus di ammontare ridotto e via via decrescente per chi ha redditi tra 40 mila e 50 mila euro (nell'Astigiano, i potenziali beneficiari della proposta, che hanno redditi individuali inferiori a 50 mila euro, sarebbero circa 150 mila, su un totale 160 mila contribuenti, ovvero il 90% della popolazione, mentre si stima che i percettori del bonus di 80 euro, introdotto da Renzi, siano solo il 20% circa del totale); un nuovo sistema di detrazioni d'imposta (Naf: Nuovo assegno familiare), nell'ottica di una maggiore equità distributiva, che si alzi al crescere dei carichi familiari e si riduca con l'aumentare del reddito; una fiscalità locale al servizio del cittadino; un'imposta sulla grande ricchezza netta; la riduzione dell'evasione fiscale.

Circa gli ultimi due punti, Didier sottolinea: "Dal momento che servono fonti di finanziamento, la Csil da un lato ritiene che un'imposta sui redditi superiori ai 500 mila euro sia un sacrificio sopportabile e condivisibile da parte degli interessati, pari al 4 ?- 5% della popolazione; dall'altro, chiede l'utilizzo del ricavato, dalla lotta all'evasione, come investimento a favore della riduzione delle tasse." Intanto, è possibile partecipare alla raccolta firme presso gli appositi gazebo sul territorio (l'elenco aggiornato è disponibile sul sito), le sedi sindacali, negli ambienti di lavoro, le assemblee di categoria e tutti i Comuni delle province di Asti e Alessandria.

Non è tutto. La Cisl, infatti, è in prima linea in campo pensionistico, dove chiede un patto generazionale, per una previdenza più equa e sostenibile, parlando di giovani anche nella riforma della Legge Fornero. L'azione sul fronte pensioni, condivisa con le altre sigle sindacali, è volta ad una riforma che poggi su una maggiore flessibilità dei requisiti d'accesso al relativo trattamento, rivedendo l'impianto in base al quale viene stabilito quando si va in pensione e quanto si percepisce; rilanciando il problema della mancata rivalutazione dei sistemi pensionistici, con la conseguente perdita del potere d'acquisto fino al 35 ? 38%; e premendo l'acceleratore affinché la previdenza complementare sia più agevole per i lavoratori.

Manuela Zoccola

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