Sarà che per sperare di vendere un alloggio di questi tempi almeno un paio di bicchieri agli agenti immobiliari tocca offrirli ai potenziali e pochi acquirenti o sarà la necessità di diversificare
Sarà che per sperare di vendere un alloggio di questi tempi almeno un paio di bicchieri agli agenti immobiliari tocca offrirli ai potenziali e pochi acquirenti o sarà la necessità di diversificare il portafoglio (come dicono quelli che di finanza ne capiscono) ma il mercato dei vigneti sta diventando sempre più importante. Non si è ancora tornati ai livelli della bolla del 2009 che aveva portato gli emissari degli investitori a setacciare le colline toscane e astigiane con la stessa lena di un venditore di contratti telefonici ma il mercato sta ricominciando a muoversi e ogni tanto a correre. Tanto che nei giorni scorsi se ne sono accorti anche gli americani del New York Times che titolava Lastigiano è la nuova Toscana.
I primi ad accorgersene e naturalmente a raccontarlo a tutti dal balcone di Vinitaly son stati quei del Centro Studi di Casa.it uno dei principali portali immobiliari in Italia. Lo scorso anno la crescita rispetto allanno precedente è stato quasi del 6% ma il dato che davvero rende più interessanti i vignaioli agli occhi di modelle e veline è che il prezzo delle trattative parte da cifre superiori al milione di euro. Insomma oltre al fascino del vivere allaria aperta, alla poesia dei vigneti, alla forza del terroir sulle colline si comincia a sentire anche il rombare di qualche fuoriserie. Dalle nostre parti nelle aree dove si produce Asti il valore di un ettaro di vigneto è stabile e compreso tra i 70.000 e gli 80.000 euro. Nella zona di produzione del Barolo e del Barbaresco il costo è rispettivamente di circa 230.000 e di 350.000 euro, in flessione di poco meno del 20% rispetto a 5 anni fa.
Va comunque ricordato che per certi cru delle due Docg non esiste prezzo, anche perché nessuno vende. E qui due conti partono anche senza volere. Se i venti ettari del nuovo astigiano Zonin diventano a Docg il valore del podere rischia di toccare i due milioni di euro o forse di più. Se si guardano i valori della regione più ricca di offerta in questo momento, la Toscana, si possono trovare in vendita delle aziende nel Chianti a prezzi variabili fra i 15 e i 20 milioni di euro, interi borghi (da restaurare) venduti a 9 milioni di euro, piuttosto che aziende in Maremma a meno di 5 milioni.
Dati che ci ricordano che la Toscana è ancor oggi la più amata da americani e inglesi ma le colline dellAstigiano anche visti i prezzi un po più bassi stanno pian piano guadagnando terreno. Sempre da Casa.it arrivano infatti le quotazioni del Piemonte, naturalmente nella zona dellAstigiano, delle Langhe e del Roero, dove i prezzi chiavi in mano delle aziende non scendono mai sotto i 2,5/3 milioni di euro. Passi da gigante che si sono fatti sul terroir che negli ultimi 15 anni è stato oggetto di unaccorta politica di riqualificazione.
Lodovico Pavese