Non usa mezzi termini l’europarlamentare Alberto Cirio nel bocciare la disposizione che inserisce sul nuovo Registro nazionale delle varietà di piante da frutto approvato dal Ministero delle Politiche Agricole anche la varietà della nocciola “Tonda e Gentile delle Langhe”
Operazione “assurda”, che rischia di arrecare “danno alle Langhe” e non tutela “l’identità territoriale”. Non usa mezzi termini l’europarlamentare Alberto Cirio nel bocciare la disposizione che inserisce sul nuovo Registro nazionale delle varietà di piante da frutto approvato dal Ministero delle Politiche Agricole anche la varietà della nocciola “Tonda e Gentile delle Langhe”. In sostanza, se un produttore beneventano o pugliese acquista barbatelle di questa varietà può produrre frutti con la denominazione “Langhe” anche a centinaia di chilometri di distanza dalle colline piemontesi.
“E’ una frode bell’e buona – ha tuonato l’europarlamentare venerdì scorso nel salone della Provincia in una conferenza stampa, presenti alcuni sindaci della zona tra cui Giovanni Gallo e Paolo Milano, primi cittadini di Montabone e Sessame – Si inganna il consumatore e si scippa un’indicazione geografica prestigiosa”.
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Giovanni Vassallo