Confartigianato chiede pene più severe per colpire il fenomeno dei prestanome e chi favorisce lesercizio abusivo dellattività di dentista, sottolineando la necessità di norme che
Confartigianato chiede pene più severe per colpire il fenomeno dei prestanome e chi favorisce lesercizio abusivo dellattività di dentista, sottolineando la necessità di norme che tutelino la legalità nel settore odontoiatrico non solo perché danneggiano i veri professionisti ma, soprattutto, perché costituiscono un pericolo potenziale per la salute dei pazienti. In particolare, Confartigianato si dichiara contraria alla soppressione, da parte del Senato, delle sanzioni che colpiscono i cosiddetti prestanome vale a dire i professionisti che consentono e coprono con il loro nome lesercizio abusivo della professione medica da parte di chi medico non è.
«Purtroppo, non sono rari i casi di dentisti che avvallano lattività abusiva della professione odontoiatrica da parte di soggetti non abilitati, ad esempio assumendo la responsabilità delle strutture in cui questi soggetti operano. La legge sullattività di odontotecnico rilevano è datata e non tiene conto dei rapporti di collaborazione tra lodontoiatra e lodontotecnico, cui spesso viene richiesto di verificare direttamente sul paziente la qualità delle protesi. Tale situazione, molto rischiosa per lodontotecnico, considerate le norme penali per la repressione dellesercizio abusivo, va superata con il riconoscimento della professione sanitaria dellodontotecnico e la conseguente previsione di un nuovo rapporto di collaborazione interprofessionale tra odontoiatra e odontotecnico. Un riconoscimento concludono fondamentale per il settore delle cure dentali, perché permetterebbe di superare situazioni di ambiguità e i conseguenti rischi di irregolarità».
m.b.