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Asl accorpate, ora si taglia negli uffici
Economia

Asl accorpate, ora si taglia negli uffici

Se qualcuno pensava che i tagli alla sanità astigiana si fossero esauriti con la riduzione dei reparti in capo alla nostra Asl, si è sbagliato. Dalla Regione, infatti, adesso arriva una ulteriore

Se qualcuno pensava che i tagli alla sanità astigiana si fossero esauriti con la riduzione dei reparti in capo alla nostra Asl, si è sbagliato. Dalla Regione, infatti, adesso arriva una ulteriore richiesta di tagli per quanto riguarda l’Asl di Asti insieme a quella di Alessandria: sono necessari altri sacrifici, ovvero la riduzione di incarichi di vertici nel settore amministrativo. «Non posso pensare che, mentre razionalizziamo le strutture complesse nei reparti, non si tocchi nulla negli uffici» ha commentato l’assessore regionale alla sanità Antonio Saitta al termine dell’esame degli atti aziendali di Asl e Aso del quadrante sud est, quello che ci riguarda da vicino.

Proprio le programmazioni dell’azienda sanitaria ospedali dei Santi Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria, dell’Asl di Alessandria e dell’Asl di Asti sono state le prime ad essere analizzate dalla Regione. E Saitta è stato molto deciso: «Abbiamo dato una serie di prescrizioni precise perchè è indispensabile che ognuno dei tre atti aziendali venga allineato maggiormente e si concretizzi ancora di più l’integrazione avviata fra le tre realtà». Niente di più dettagliato, questo spetterà ai diversi direttori di Asl e Aso, ma è evidente che quanto presentato non ha soddisfatto le esigenze di tagli e di contenimento della spesa chiesto ed atteso dalla Regione Piemonte.

Serve lavorarci ancora anche se, evidentemente, l’indicazione è di farlo nel settore amministrativo senza mettere più le mani in quello strettamente sanitario. L’obiettivo finale, come noto, è di arrivare a fine novembre a chiudere il doloroso percorso del Piemonte nel piano di rientro dal debito sanitario che passa per una riorganizzazione ospedaliera e territoriale. L’Asl di Asti, come l’Asl e l’Aso di Alessandria interessate al quadrante sud est della sanità piemontese hanno dieci giorni di tempo per adeguare i documenti e, di conseguenza, la loro organizzazione secondo le indicazioni ricevute ieri dalla Giunta regionale.

Una di quelle che andrà sicuramente rispettata senza deroghe è quella della centrale acquisti unica presso l’Asl di Alessandria che svolgerà gli ordini per tutte e tre le aziende; un’altra è la centralizzazione dei sistemi informatici presso l’Aso di Alessandria e una terza è la realizzazione di un dipartimento interaziendale di riabilitazione. Devono cambiare le procedure anche per i Pronto Soccorso: unico dipartimento Dea ad Alessandria in coordinamento con quello di Asti.

Daniela Peira

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