Se assumono residenti a Canelli, in particolari condizioni di disagio economico, per almeno dieci giornate lavorative, riceveranno 160 euro.
Comune e Camera di Commercio insieme per affrontare uno dei nodi della stagionalità astigiana: la vendemmia. Perché non offrire possibilità ai residenti che sono senza lavoro invogliando le aziende agricole? Si è chiesta la giunta guidata dal sindaco Marco Gabusi, che ha coinvolto nelliniziativa Mario Sacco, presidente della Camera di Commercio di Asti. Così è nato quello che è stato battezzato il Progetto vendemmia: ad ogni azienda o cooperativa agricola che assumerà un residente a Canelli, in particolari condizioni di disagio economico, per almeno dieci giornate lavorative nel periodo vendemmiale Comune e Camera di Commercio riconosceranno un contributo di 160 euro. Limpegno economico è di 5 mila euro: 3 mila euro arriveranno dalla Camera di Commercio, duemila dal Comune. Ladesione alliniziativa passa attraverso un bando scaricabile dal sito dellamministrazione comunale (www.comune.canelli.at.it).
Liniziativa punta, da un lato, a reinserire nel mondo del lavoro persone che ne sono ai margini e, dallaltra, a scongiurare il fenomeno del lavoro nero, soprattutto le assunzioni di lavoratori stranieri che ogni anno arrivano a migliaia nel canellese.
«Ogni giorno incontriamo persone con situazioni economiche complicate che vogliono lavorare ma che non riescono ad inserirsi nel contesto lavorativo, seppur senza aver grosse pretese spiega il sindaco Gabusi -. Allora, perché non provare a far convergere domanda ed offerta di lavoro soprattutto nel periodo della vendemmia?». E aggiunge: «Non sarà la panacea di tutti i mali, ma riteniamo che questo possa essere il primo passo di un percorso più lungo che ci può portare a riassorbire molti di quei disoccupati, soprattutto delledilizia, che oggi non vengono nemmeno presi in considerazione» .