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Economia

Dalla Regione un milione
per aiutare i trasporti

Un milione di euro. Questa la cifra che la Regione ha promesso alla Provincia di Asti per cercare di ripianare, almeno in gran parte, i tagli al trasporto pubblico extraurbano (i bus che collegano

Un milione di euro. Questa la cifra che la Regione ha promesso alla Provincia di Asti per cercare di ripianare, almeno in gran parte, i tagli al trasporto pubblico extraurbano (i bus che collegano Asti con i vari paesi della provincia) effettuati dalla precedente Amministrazione regionale.

Lo ha affermato l'assessore regionale ai Trasporti, Francesco Balocco, nell'ambito dell'incontro che si è svolto venerdì scorso in Provincia. Incontro richiesto dal consorzio Coas, formato dalle principali aziende astigiane del settore, per conoscere la ripartizione del fondo totale (pari a 6 milioni di euro) che la Giunta Chiamparino aveva deciso di stanziare alle varie province piemontesi, e che sarà disponibile dopo fine mese, quando sarà approvato il bilancio di assestamento.

«E' una cifra importante, in grado di far "respirare" il settore – commenta Enrico Giachino, presidente del consorzio – ma, alla luce dei "tagli" che abbiamo dovuto subire in passato, superiori a quelli di altri territori piemontesi, pensavamo di ottenere qualcosa di più. Secondo noi, infatti, una cifra adeguata poteva essere pari a 1,3 milioni di euro, in modo da compensare totalmente la "sforbiciata" del 2014, ancora effetto delle delibere della precedente Amministrazione regionale. Comunque ne abbiamo preso atto e ora faremo le nostre valutazioni. Anche perché, come già sapevamo, dobbiamo decidere se questa cifra "vale" il ritiro, da parte nostra, del ricorso presentato contro le delibere regionali istitutive delle riduzioni del servizio, su cui il Tar si dovrà esprimere il 22 ottobre».

L'attesa verso questi fondi era elevata, dati anche i sacrifici che le aziende che svolgono il servizio pubblico hanno dovuto affrontare nei mesi scorsi. «Abbiamo fatto presente all'assessore diverse questioni – conclude Giachino – tra cui il fatto che, dallo scorso giugno, svolgiamo il servizio senza applicare gli ulteriori tagli per il 2014 previsti dal Piano regionale, per cui non siamo pagati per una percentuale del chilometraggio effettuato. E poi il fatto che, sulla tratta finale della linea Cocconato/Chivasso, che come aziende stiamo svolgendo da due anni, siamo ancora in attesa della quota di ricavo che ci spetta in base alla ripartizione esistente tra le aziende nell'ambito del sistema Formula».

Elisa Ferrando

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