Da elettricista che lavorava in una piccola bottega a titolare di una società che fattura 5 milioni di euro. È la storia di Paolo Marchegiani, fondatore nel 1998 della “Elettro2000 TLC srl”, azienda con quartier generale in corso Don Minzoni e altre due sedi operative a Novara e Savona, all’interno rispettivamente dei presidi ospedalieri Ospedale Maggiore della Carità e San Paolo. Sì, perché l’attività principale dell’azienda, pari a circa l’80%, è indirizzata alla sanità pubblica.
L’avvio e le attività principali
«Siamo impegnati principalmente in ospedali e aziende ospedaliere – spiega Marchegiani – dove ci occupiamo di realizzare e manutenere impianti elettrici, tecnologici, di telecomunicazione e trasmissione dati, oltre che impianti speciali, dalla rilevazione antincendio alla videosorveglianza».
Il decollo verso questa specializzazione è avvenuto nei primi anni Duemila. «L’occasione – ricorda – è stata la costruzione del nuovo ospedale Cardinal Massaia in città, dove abbiamo realizzato tutti gli impianti speciali. Tanto per dare un’idea del lavoro svolto, abbiamo installato 9.600 punti dati, 1.850 attacchi in fibra ottica, 34 locali tecnici e un Centro elaborazione dati. Da quel momento, visto che in precedenza installavamo solamente impianti elettrici civili e industriali, ho cominciato ad appassionarmi al settore. Così ci siamo sempre più specializzati negli impianti necessari ai diversi ambienti delle strutture ospedaliere, dagli ambulatori alle sale operatorie, caratterizzate da impianti elettrici molto complessi in obbedienza a criteri di emergenza e sicurezza. Ad esempio, abbiamo allestito l’intero reparto di Cardiologia all’ospedale Sant’Andrea di Vercelli, che è stato sventrato e rifatto totalmente. Nello specifico, ci siamo occupati degli impianti elettrici e meccanici».
L’iscrizione alla Cassa Edile
Nel 2010, infatti, l’azienda si è iscritta alla Cassa Edile per poter realizzare, quando necessario, anche impianti termoidraulici. «Non siamo un’impresa edile – precisa – ma abbiamo voluto sconfinare anche in questo ambito per fornire un servizio ancora più accurato al cliente, in modo da eseguire in proprio gli interventi più semplici senza dover ricorrere ai subappalti. Per questo motivo ho anche assunto termoidraulici e muratori».
La sanità pubblica, tuttavia, non è l’unico cliente verso cui si indirizza l’azienda. «Lavoriamo tanto per la grande distribuzione (tra i nostri clienti Pam, Eurospin, Famila, Maxidi), per la quale ci occupiamo anche di manutenzione di centri commerciali e punti vendita (come il Nuovo Borgo di Asti e Pam Panorama di Alessandria), anche in virtù della nostra capacità di intervenire tempestivamente grazie al personale dislocato a Novara e Savona. Al contempo non escludiamo la clientela privata».
Il fotovoltaico
Recentemente, poi, l’azienda si è orientata anche verso un nuovo settore: il fotovoltaico.
«La svolta è avvenuta con il Superbonus 110% – racconta – in virtù del quale abbiamo realizzato numerosi impianti, per privati (dai 6 ai 30 kilowatt) e per la Pubblica amministrazione (ad esempio a servizio delle scuole comunali di Grugliasco o per il Comune di Frabosa). Periodo in cui, avendo notato che al riguardo c’è molta confusione e poca conoscenza tra i cittadini, ho aperto un punto vendita in corso Alfieri 114 per fornire consulenza proprio sul fotovoltaico, con una persona fissa in orario d’ufficio disponibile a dare informazioni. Dopodiché, se il cliente è interessato, viene preso in carico dall’impiegato commerciale».
Il personale
L’azienda conta attualmente 30 dipendenti, cui si aggiungono 20 collaboratori esterni, che hanno consentito di raggiungere gli obiettivi grazie ad un importante lavoro di squadra, sia a livello di ufficio sia aziendale.
«Credo molto nei giovani – afferma – per cui cerco di investire nei nuovi dipendenti con la formazione e “mi spendo” molto nelle scuole, dove racconto la mia storia e stabilisco accordi per organizzare periodo di stage, anche per “restituire” qualcosa della mia esperienza al territorio. Ammetto, però, che negli ultimi anni non sia stato facile trovare personale tecnico, soprattutto nel periodo di boom del Superbonus, anche perché spesso le famiglie non incoraggiano i figli ad imparare un mestiere».
La crisi del 2008
Marchegiani, che l’anno scorso ha festeggiato 25 anni di attività, non nasconde i periodi difficili. «Ricordo con angoscia gli anni della crisi economica internazionale, dal 2008 al 2012 – confida – con il suo impatto molto duro a livello italiano a causa del Patto di stabilità. Dovevo incassare per i lavori eseguiti presso la Pubblica Amministrazione, ma lo Stato non pagava. Pensavo davvero di non farcela. Poi, invece, dal 2013 la situazione è migliorata».
I progetti futuri
Ora Marchegiani sta progettando la nuova sede da mille metri quadri, più ampia di quella attuale, che realizzerà nei pressi del casello autostradale Asti Ovest.
«Un progetto – conclude – che esemplifica anche due “parole chiave” del mio essere imprenditore: innovazione, attraverso cui crescere, e confronto, sempre arricchente. Infatti la nuova sede ospiterà una sala riunioni da 50 posti che servirà anche a favorire i rapporti con altre società di Alessandria e Torino, visto che si troverebbe a metà strada. Personalmente credo molto nella collaborazione. Ad esempio, recentemente, solo unendo le forze con una società torinese ho vinto l’appalto, del valore di 2 milioni di euro, per realizzare gli impianti a servizio delle sale per la risonanza magnetica dell’ospedale di Alessandria. Un modo di lavorare e un atteggiamento che riscontro anche all’interno del Capitolo Giorgio Faletti della BNI di Asti, di cui faccio parte, dove sono presenti amici dalle larghe vedute con cui amo confrontarmi. Secondo me, infatti, le relazioni sono una componente importante del lavoro e della vita».