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Per la vendemmia 160 euroa chi assume residenti senza lavoro
Economia

Per la vendemmia 160 euro
a chi assume residenti senza lavoro

E’ una risposta concreta alla crisi occupazionale che, anche a Canelli, morde seppur meno drammaticamente che altrove. Arriva da Comune e Camera di Commercio che, insieme, hanno deciso di affrontare

E’ una risposta concreta alla crisi occupazionale che, anche a Canelli, morde seppur meno drammaticamente che altrove. Arriva da Comune e Camera di Commercio che, insieme, hanno deciso di affrontare uno dei nodi della stagionalità astigiana: la vendemmia. Poco meno di un mese concentrato tra agosto e settembre che, per centinaia di aziende spesso a conduzione famigliare, rappresenta il lavoro di un’intera annata. Punteggiato dalle difficoltà di reperimento della manodopera, affidandosi a cooperative per non rischiare salatissime multe per chi assume in “nero”.

“Perché non offrire possibilità ai residenti che sono senza lavoro invogliando le aziende agricole?”, si è chiesta la giunta guidata dal sindaco Marco Gabusi, che ha coinvolto nell’iniziativa Mario Sacco, presidente della Camera di Commercio di Asti. Così è nato quello che subito è stato battezzato il “Progetto vendemmia”: ad ogni azienda o cooperativa agricola che assumerà un residente a Canelli, in particolari condizioni di disagio economico, per almeno dieci giornate lavorative nel periodo vendemmiale Comune e Camera di Commercio riconosceranno un contributo di 160 euro. L’impegno economico è di cinquemila euro. Tremila euro arriveranno dalla Camera di Commercio, duemila dal Comune. L’adesione all’iniziativa passa attraverso un bando scaricabile dal sito dell’amministrazione comunale).

«Ogni giorno incontriamo persone con situazioni economiche complicate che vogliono lavorare ma che non riescono ad inserirsi nel contesto lavorativo, seppur senza aver grosse pretese – spiega il sindaco Gabusi -. Allora, perché non provare a far convergere domanda e offerta di lavoro soprattutto nel periodo della vendemmia?». Idea maturata in primavera, anche dopo un confronto tra cooperative e aziende. «Il nostro obiettivo – sottolinea il presidente della camera di Commercio Mario Sacco – è quello di favorire politiche attive dell’occupazione che possano costituire un efficace strumento per incentivare la partecipazione al mercato del lavoro da parte di soggetti svantaggiati quali disoccupati, inoccupati o percettori di prestazioni a sostegno del reddito. E’ un intervento che parte in forma sperimentale, che potrà essere esteso ad altri Comuni della provincia se dimostrerà di essere di interesse per il sistema delle imprese e per i lavoratori».

L’iniziativa punta, da un lato, a reinserire nel mondo del lavoro persone che ne sono ai margini e, dall’altra, a scongiurare il fenomeno del lavoro nero, soprattutto le assunzioni di lavoratori stranieri che ogni anno arrivano a migliaia nel canellese. Aspetto, quest’ultimo, messo a fuoco anche da un’intesa tra Comune, Prefettura, Questura e il Comando provinciale dei Carabinieri che mira «all’eliminazione di situazioni o episodi che pregiudichino il decoro pubblico della città e siano di ostacolo alla tranquillità sociale dei cittadini». «Non sarà la panacea di tutti i mali, ma riteniamo che questo possa essere il primo passo di un percorso più lungo che ci può portare a riassorbire molti di quei disoccupati, soprattutto dell’edilizia, che oggi non vengono nemmeno presi in considerazione», conclude Gabusi.

Giovanni Vassallo

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