Cerca
Close this search box.
Raccolte 197 firme per fermare le false coop
Economia

Raccolte 197 firme per fermare le false coop

Confcooperative ha raggiunto il suo traguardo. La campagna di raccolta firme, avente come slogan "Stop alle false cooperative ?- Firma anche tu per mettere fuori gioco chi non rispetta valori e

Confcooperative ha raggiunto il suo traguardo. La campagna di raccolta firme, avente come slogan "Stop alle false cooperative ?- Firma anche tu per mettere fuori gioco chi non rispetta valori e persone" e tenutasi martedì scorso presso la sede di XX Settembre, ha contato 197 firme, ben più delle 150 che gli organizzatori si erano prefissati di raccogliere. L'obbiettivo della campagna è arrivare in tutta Italia a quota 100mila firme in sei mesi per chiedere al Parlamento di approvare una legge con misure più severe e incisive «per contrastare il fenomeno delle false cooperative, imprese che utilizzano strumentalmente la forma giuridica della cooperazione perseguendo finalità estranee a quelle mutualistiche».

La proposta di legge prevede revisioni immediate per le cooperative non controllate da tempo o attive nei settori più a rischio, cancellazione dall'albo delle cooperative non controllate, controlli incrociati con l'Agenzia delle Entrate per bloccare chi apre e chiude l'attività in modo da non pagare i controlli. Inoltre, l'Alleanza delle cooperative italiane nazionale, promotrice della campagna, si mobiliterà per ottenere una riforma che garantisca trasparenza negli appalti; contro le gare al massimo ribasso che portano al mancato rispetto dei contratti di lavoro e contro le infiltrazioni mafiose nell'economia sana.

Mario Sacco (presidente provinciale di Confcooperative), nel presentare la campagna di raccolta firme, non ha usato mezzi termini. Infatti, ha sostenuto, «mira ad introdurre misure più severe contro le false cooperative che, oltre a determinare concorrenza sleale, gettano discredito su tutto il sistema delle cooperative». Ha poi aggiunto che questa iniziativa è legata al settore, ma vuole rappresentare un segnale per tutta l'economia.

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Scopri inoltre:

Edizione digitale