Riaperto Scarpe&Scarpe
Ha riaperto, dal 18 maggio, il punto vendita Scarpe&Scarpe ad Asti, così come tutti gli altri negozi in Italia della nota catena di calzature, pelletteria, valigeria e abbigliamento.
L’azienda era stata al centro dell’attenzione lo scorso aprile, oggetto di un tavolo di lavoro “a distanza” al Ministero dello sviluppo economico. Aveva infatti presentato istanza di concordato preventivo al Tribunale fallimentare e fatto richiesta di al Ministero di accedere alla cassa integrazione in deroga, rendendosi disponibile ad incontri periodici con le organizzazioni sindacali per valutare l’evoluzione della situazione. Un periodo in cui i vertici avevano fatto sapere che, in considerazione dello scenario e del perdurare della gravità dell’emergenza, era sorta la necessità di mettere in sicurezza l’azienda con l’unico scopo di progettare un piano di rilancio industriale, con l’obiettivo di garantire la prosecuzione dell’attività e le prospettive di lavoro.
I negozi
Dal 18 maggio ha quindi riaperto i punti vendita attuando tutte le norme e raccomandazioni previste dalle autorità nazionali e regionali a tutela dei lavoratori e dei clienti.
I punti vendita sono stati sanificati e accolgono la clientela nel rispetto del protocollo anti contagio che prevede l’utilizzo di mascherine e guanti, l’osservanza delle distanze di sicurezza, la fornitura di gel igienizzante e di calzini usa e getta con cui provare le scarpe.
«Attendevamo questo momento da oltre due mesi», afferma Alessandra Miriello, direttore finanziario di Scarpe&Scarpe. «Dopo le chiusure imposte dal Governo per la gestione dell’emergenza Coronavirus – prosegue – l’attività è ripartita in piena sicurezza. Con questo primo passo potremo iniziare concretamente a lavorare per il futuro dell’azienda, in vista del piano industriale e di rilancio del marchio».
Le parole di Ferrigno (Uil)
La catena di calzature conta in totale circa 1800 dipendenti, 427 dei quali in Piemonte. «Per quanto riguarda il punto vendita di corso Alessandria ad Asti – spiega Ferdinando Ferrigno, funzionario del sindacato Uiltucs Uil – i lavoratori attualmente in servizio sono sei. Sono ancora in attesa di metà della mensilità di febbraio e dell’importo della cassa integrazione in deroga, durata 9 settimane a partire da marzo. Seguiremo con attenzione l’evolversi della vicenda per analizzare gli scenari che si concretizzeranno».