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Ricchezza procapite e consumi in calo
Economia

Ricchezza procapite e consumi in calo

Ammonta a 18.156 euro il reddito pro capite in provincia di Asti. Un dato che colloca l'Astigiano terz'ultimo in Piemonte, con un valore inferiore alla media regionale (20.553 euro) ma

Ammonta a 18.156 euro il reddito pro capite in provincia di Asti. Un dato che colloca l'Astigiano terz'ultimo in Piemonte, con un valore inferiore alla media regionale (20.553 euro) ma superiore a quella nazionale (17.952 euro). Emerge dalla ventesima edizione dell'Osservatorio di Findomestic Banca (Gruppo BNP Paribas), relativa al 2013, sul consumo dei beni durevoli in Piemonte, presentato nei giorni scorsi a Torino.

Numerosi gli spunti interessanti che emergono dall'indagine. A partire, appunto, dalla "ricchezza" degli abitanti. Nella classifica tra le province piemontesi Asti è appunto terz'ultima, dopo Biella, che si conferma quella a reddito più elevato (22.449 euro), Torino, Vercelli, Cuneo e Alessandria. Come ci si poteva aspettare, a causa della crisi economica che continua a perdurare, il reddito pro capite è sceso negli ultimi anni: nel 2011, ad esempio, ammontava a 18.843 euro, nel 2012 a 18.265 euro, registrando quindi una diminuzione del 3,6% rispetto al 2011. Per quanto riguarda i consumi, la spesa familiare dedicata all'acquisto di beni durevoli in Piemonte è pari a 2.221 euro, valore sostanzialmente in linea con la media del Nord Ovest, ma superiore a quella nazionale. Rispetto al 2012 l'indicatore in regione si è ridotto del 5,8% (- 5,9% in Italia), contrazione che ha risentito, in particolare, dell'andamento delle auto nuove (- 10,5%).

Riguardo a questo "capitolo" Asti ha registrato una netta diminuzione di immatricolazioni di vetture nuove, acquistate da aziende e famiglie, passate dalle 5.771 del 2011 alle 3.910 del 2013, tanto che il parco circolante ammontava l'anno scorso a 116.258 auto. Per rendersi conto della situazione vengono in soccorso le percentuali: le immatricolazioni 2013 scendono, rispetto all'anno precedente, del 10,3%, decremento che si va a sommare al vistoso calo del 2012 sul 2011, pari a – 24,5%. Al contrario, il parco circolante non registra sostanziali variazioni, segnando un – 0,1%.
Parimenti, per quanto riguarda l'acquisto di auto usate, la nostra provincia registra nel 2013 un + 1,5% rispetto al 2012, con un incremento dello spesa pari allo 0,9%. Per quanto riguarda l'acquisto di beni durevoli, si nota una flessione nella spesa delle famiglie per elettrodomestici grandi e piccoli (- 1%), che la pone quarta in Piemonte; elettronica di consumo (-17,1%, terza nella classifica regionale); mobili (- 6,6%, penultima); articoli di tecnologia (- 0,2%, quarta in Piemonte).

Nell'ambito dell'indagine è stato anche sottoposto ad intervista un campione di famiglie piemontesi. «Sotto il profilo strettamente economico – spiegano i curatori dell'indagine – anche gli abitanti del Piemonte giudicano dignitoso un reddito di almeno 1.350 euro al mese per i single, di 1.876 euro per la coppia senza figli; di 1.995 euro per la coppia con figli. Sotto queste cifre (che rappresentano i valori medi indicati) si è costretti ad operare rinunce che incidono fortemente sullo stile e sulla qualità della vita. L'83% degli intervistati, inoltre, ha cambiato il proprio stile di vita riducendo le spese per viaggi, vacanze, ristoranti, pizzerie, abbiagliamento, calzature, generi alimentari, divertimento, svaghi e tempo libero».

e.f.

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