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Distretti del commercio
Economia
Piano di rigenerazione

Rilancio del centro storico, allo studio i progetti da attuare in tre anni

Comune di Asti e Confcommercio annunciano le tappe del percorso previsto dopo il riconoscimento del Distretto urbano del commercio da parte della Regione Piemonte

Saranno definite entro il 30 ottobre le linee guida operative del Distretto urbano del commercio di Asti. Il progetto di riqualificazione e rilancio del centro storico della città, avanzato dal Comune di Asti, è giunto infatti 24esimo nella graduatoria per l’istituzione dei Distretti del commercio in tutto il Piemonte, per cui nei prossimi giorni riceverà il contributo di 20mila euro previsto.
E’ emerso nel corso della conferenza stampa svoltasi stamattina in Municipio, durante cui si è voluto fare il punto del percorso avviato dall’Amministrazione comunale dopo che la Regione Piemonte ha assegnato a 52 Comuni piemontesi 1 milione di euro per la costituzione, appunto, dei Distretti del Commercio. Ovvero, progetti volti a rigenerare e rendere più attrattivo il tessuto urbano, oltre che sostenere la competitività delle imprese commerciali. Per quanto riguarda l’Astigiano sono cinque i Distretti approvati: oltre ad Asti, Villafranca, Unione di Comuni “Terre di vini e tartufi”, Moncalvo e Nizza Monferrato.
Ad intervenire il sindaco Maurizio Rasero, il vice (e assessore al Commercio) Marcello Coppo e gli assessori regionali Roberto Carosso e Vittoria Poggio (promotrice dei Distretti). Al loro fianco il direttore provinciale di Confcommercio, Claudio Bruno, insieme ai docenti del Politecnico di Milano Giorgio Limonta, Luca Tanini e Giovanni Fontana che dal 2018 stanno lavorando con l’associazione e l’Amministrazione comunale per definire un piano di rigenerazione e riqualificazione urbana per Asti. Un lavoro che, dopo l’interruzione causa Covid, è divenuto successivamente la base per partecipare al bando di finanziamento regionale.

I commenti degli amministratori

“Ringrazio la Regione – ha affermato il sindaco Rasero – per aver creduto nell’importanza di un settore fondamentale per la città e il suo tessuto sociale. Un settore in crisi da tempo ma che ha voglia di ripartire. Il riconoscimento ottenuto non è un punto di arrivo, ma di partenza. Ringrazio anche Confcommercio perché, ben prima del bando di istituzione dei Distretti, ha cominciato a lavorare con noi per delineare un piano di sviluppo del territorio avvalendosi di consulenti qualificati. Un lavoro che ci ha posti in una condizione di vantaggio e che ora rappresenta la base da cui partirà il confronto con tutti coloro che hanno espresso una manifestazione di interesse verso questo percorso”.
Il riferimento è agli oltre 100 soggetti – tra singoli imprenditori e realtà del territorio (associazioni di categoria, consorzi, Fondazioni) – che parteciperanno alla definizione delle linee guida operative in questi mesi.
E mentre Carosso ha sottolineato l’importanza dei Distretti per far emergere le eccellenze del territorio, la collega Poggio ha aggiunto che tutto ciò è possibile grazie ad un modello che si basa sul partenariato tra pubblico e privato. Ricordando, poi, una ulteriore fase del percorso. “La Giunta – ha ricordato – è già al lavoro per predisporre uno stanziamento sul 2022 che permetterà lo scorrimento della graduatoria in modo da garantire il finanziamento di tutti i progetti già ammessi (oltre ai 52 che riceveranno i contributi in questi giorni, ndr)”.
Soddisfatto il vice sindaco Coppo, che ha precisato come “il Distretto urbano del commercio del Comune di Asti si è concentrato sul centro storico perché questo era un requisito di ammissione al bando”. A confermarlo l’assessore Poggio, che ha ne ha spiegato la motivazione: “Il centro storico di una città ha una concentrazione di attività tale (ad Asti sono mille, tra commercio e artigianato) da giustificare le finalità del Distretto”.

I progetti allo studio

Rilavante finora il ruolo di Confcommercio, che, come ha sottolineato Bruno, “è il partner stabile senza il quale non sarebbe partito il percorso verso il Distretto urbano del commercio. Dopo aver ottenuto il riconoscimento dalla Regione – ha ricordato – abbiamo attuato un primo confronto con tutti coloro che hanno espresso una manifestazione di interesse. Da fine agosto partiremo con un lavoro di squadra per delineare le linee operative, ovvero i progetti che verranno attuati nei prossimi tre anni nell’area del centro storico sulla base delle linee guida della Regione”.
Tra queste, la rigenerazione urbana, il riuso degli spazi sfitti, il contrasto alla desertificazione commerciale, il coordinamento delle politiche distributive e degli orari di apertura delle attività, l’organizzazione di eventi e manifestazioni, il sostegno al turn over generazionale nelle attività commerciali e artigianali, la creazione di occasioni di formazione continua per commercianti e titolari di locali”.
A questo riguardo è arrivato lo spunto dal sindaco Rasero. “I turisti stanno tornando – ha evidenziato – per cui dobbiamo avere operatori preparati in grado di saper raccontare il territorio sulle base delle sue eccellenze, sapendo consigliare i nostri prodotti. Va poi ricordato che il giorno della settimana con maggiori presenze turistiche in città è il lunedì, quando però molti negozi e locali sono chiusi. Formazione è capire l’importanza di cogliere questa occasione, modificando la giornata di chiusura settimanale e migliorando anche da questo punto di vista”.

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