Romano Dogliotti, settanta vendemmie portate con piglio, è il nuovo presidente del Consorzio dell’Asti
Irruente e franco, diplomatico quanto basta e senza peli sulla lingua “come si usa da noi”. Soprattutto, “moscatista” da sempre. Romano Dogliotti, settanta vendemmie portate con piglio, è il nuovo presidente del Consorzio dell’Asti. Lo ha eletto il consiglio d’amministrazione giovedì dopo quindici giorni di tira-e-molla, trattative, conferme e smentite. Succede a Gianni Marzagalli, ex manager della Campari, che ha guidato l’ente di piazza Roma negli ultimi cinque anni. Dogliotti terrà le redini per i prossimi tre anni in nome regola, non scritta ma sempre rispettata, che vuole l’alternanza tra industria spumantiera e parte agricola.
Il suo nome era circolato con insistenza già il giorno dopo la nomina del nuovo cda: in ballo anche Flavio Scagliola, canellese e produttore sulle colline di Santa Libera ed entrambi espressione di Confagricoltura, chiamato alla vicepresidenza, per la parte agricola, con Stefano Ricagno (Cantina sociale Vecchia di Alice e Sessame), lo stesso Marzagalli e Massimo Marasso (F.lli Martini) per gli imbottigliatori.
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