Scarso movimento, poco entusiasmo. Sono le considerazioni più diffuse dei commercianti del centro cittadino in merito ai saldi invernali, avviati circa un mese fa e in programma fino ai primi di marzo.
Nonostante le aspettative, e indipendentemente dal trend nazionale (che indica un aumento dell’emissione di scontrini), nella nostra città pochi si dichiarano soddisfatti.
«Il mercato si sta muovendo un po’ di più adesso che applichiamo lo sconto del 50% – spiega Orietta Morra del negozio di abbigliamento “Mahè” – altrimenti è stato tutto molto statico e senza l’affluenza degli scorsi anni».
Commento fotocopia con quello di altri commercianti del centro. «Visto quello che sta capitando non avevo grandi aspettative – afferma Maria Grazia Lembo, titolare del negozio “Robe di Kappa” – quindi tutto quello che arriva, secondo me, è un di più. Non abbiamo avuto grandi exploit e non ci resta che sperare nei prossimi giorni».
Testimonianze che rispecchiano la difficoltà e i timori dei cittadini dovuti al caro-bollette e all’inflazione, che a tante persone impongono scelte a livello di bilancio familiare.
«Questi saldi sono partiti al rallentatore – sottolinea Daniela Amerio, responsabile vendite di “Cogliati & Romanò” – non c’è più interesse. Colpa dei negozi online, delle numerose offerte promozionali sparse lungo l’anno e degli stessi saldi, che iniziano troppo presto».
I commenti positivi
In controtendenza il negozio di abbigliamento “Realini”. «Devo dire che noi stiamo andando bene – riconosce la titolare, Maria Bo – abbiamo iniziato subito con sconti del 50% che hanno attirato i clienti».
Stessa constatazione positiva giunge dai titolari del negozio di abbigliamento “Alfieri”. «Per noi queste vendite scontate stanno andando abbastanza bene», affermano. «Certamente dipende dai giorni, ma nell’insieme siamo soddisfatti e non ci possiamo lamentare».
Lo scarso interesse
«Questi saldi non stanno andando benissimo e sinceramente non ce lo aspettavamo – commenta invece Michela Camera, responsabile del negozio “Benetton 012”. «Abbiamo notato pochi ingressi, tanto che sembra di essere tornati nel periodo del lockdown».
Una mancata corsa all’affare, dunque, che, per tanti negozianti astigiani, si traduce in minori incassi. «I saldi sono diventati un grosso problema per vari motivi», dichiarano Aurelia Lo Greco e Paola Ompeo, titolari del negozio di abbigliamento “Pari’S”. «Uno su tutti è che partono troppo presto e non suscitano più interesse. Si lavoricchia senza guadagnare nulla. Quest’anno, poi, è peggio del 2022. Forse la gente pensa più ai viaggi, al cibo, al divertimento, tralasciando l’abito o l’accessorio».
Dello stesso parere Monica Volpe, responsabile di “Buena Vita”. «Quest’anno avevamo buone aspettative – si rammarica – invece è tutto rallentato, le persone preferiscono spendere in cene o vacanze piuttosto che nell’abbigliamento».
«Siamo andati abbastanza a rilento – conferma infine Barbara Maccagno, titolare del negozio per bambini “Habitoe” – stiamo lavorando un po’ di più solo da quando abbiamo cominciato ad applicare sconti fino al 50%, in linea con gli altri anni».