Inizieranno a breve i saldi estivi, otto settimane a partire dal 6 luglio. Ma ad Asti ci sarà un'anteprima già questo giovedì, con una serata allinsegna dello shopping e della musica. Confesercenti e Confcommercio ipotizzano saldi elevati fin da subito: «I commercianti hanno necessità di incassare per acquistare la prossima collezione». Intanto si discute sul futuro dei saldi, meglio spostarli?
Mancano pochi giorni allavvio dei saldi estivi: otto settimane, che prenderanno il via sabato 6 luglio – con una anteprima ad Asti giovedì 4 luglio – in cui poter trovare larticolo di stagione a prezzi ribassati, soprattutto nellambito dellabbigliamento e delle calzature. Una stagione che, tuttavia, non si preannuncia rosea per i commercianti. La ragione è ormai nota: ha un nome e un cognome – Crisi Economica – e ha un figlio, chiamato Calo dei Consumi, che, oltre a riguardare i settori più voluttuari, ormai caratterizza anche lambito alimentare.
«Le flessioni di vendita nei vari settori – commenta Mauro Ardissone, presidente provinciale di Confesercenti – sono state confermate anche a giugno, e vedono labbigliamento in particolare sofferenza, con un calo che arriva anche al 30%, e quello della tecnologia che ne risente di meno. Certo è che la riduzione che ha caratterizzato gli acquisti anche nel settore alimentare è sintomo della difficile congiuntura che stiamo vivendo, in linea con la quale si troveranno i saldi. Per questa ragione ipotizzo un avvio della stagione in cui i commercianti eserciteranno percentuali di sconto elevate da subito, pari a circa il 50%, dato che hanno necessità di incassare per acquistare la prossima collezione».
Dello stesso tenore lopinione di Claudio Bruno, direttore provinciale di Ascom Confcommercio. «I saldi non risolveranno i problemi di una stagione che è andata male – afferma – caratterizzata persino, nelle ultime due settimane, dalla flessione della grande distribuzione pari al 5%. Un brutto segnale cui, però, il Governo sembra non dar peso, tanto che, per esempio, ha deciso lincremento della percentuale di acconto delle imposte per le piccole e medie imprese. Detto questo – prosegue – pensiamo che i saldi susciteranno interesse solo nei primi giorni, dopodiché la curiosità andrà a scemare, dato che la gente ormai acquista solo se ha veramente necessità di un articolo».
Riguardo ai saldi Ascom sta poi per avviare, a livello di FederModa, un sondaggio tra gli esercenti iscritti per capire se ritengono i saldi un sistema ancora efficace o se, invece, debba essere modificato. «Da tempo – conclude Bruno – discutiamo a livello di associazione sul futuro dei saldi, per capire se sono ancora adeguati al contesto attuale. Vogliamo quindi interpellare la base per capire se è ancora daccordo con questa iniziativa o se, invece, preferirebbe liberalizzare le attività promozionali. Nel primo caso, approfondiremo la questione per sapere se ritengono corrette le date attuali o se, invece, non pensano debbano essere spostate più avanti, ovvero a settembre e a febbraio. Il sondaggio partirà anche nellAstigiano nei prossimi giorni: lesito determinerà la posizione ufficiale dellassociazione sul tema».
Elisa Ferrando