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Boero Cerrato Barone
Economia

Scuola, insegnanti precari in piazza contro il concorso straordinario

Mercoledì la mobilitazione promossa dai sindacati Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola Rua, Snals Confsal e Gilda Unams: “Non capiamo le ragioni di una selezione in piena epidemia”

Mercoledì il presidio degli insegnanti precari

E’ in programma mercoledì 14 ottobre, alle 14.30 di fronte alla Prefettura in piazza Alfieri, il presidio dei lavoratori precari della scuola.
All’insegna degli hashtag “#Rendiamo stabile il lavoro” e “#Rendiamo sicure le scuole”, i sindacati Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola Rua, Snals Confsal e Gilda Unams – ovvero i firmatari del Contratto collettivo nazionale del settore – manifesteranno in tutta Italia, nel corso del pomeriggio, con presidi, flash mob e iniziative organizzati nel rispetto delle misure di distanziamento sociale per prevenire i contagi da Covid-19.
La mobilitazione è stata proclamata dopo la decisione del Governo di avviare, nonostante l’attuale contesto di emergenza sanitaria, lo svolgimento delle prove del concorso straordinario per docenti delle scuole medie e superiori, replica della selezione dell’anno scorso che ha riguardato gli insegnanti di materne ed elementari.

Le ragioni della mobilitazione

«Lo svolgimento in presenza delle prove concorsuali, in piena epidemia – spiegano – esclude tutti i precari che si troveranno in quarantena in concomitanza delle prove e contribuirà ad aumentare il rischio di contagi». «Una decisione – aggiunge Chiara Cerrato, segretario generale aggiunto Cisl scuola Alessandria Asti – che mette in difficoltà i docenti, i commissari e il personale delle scuole sede di esame. Tanto più che le prove, in programma già questo mese, si svolgeranno in sedi anche lontane dalla provincia di residenza, a seconda della classe di concorso di appartenenza, comportando quindi la necessità di spostamenti da parte di chi prenderà parte alla selezione».
«Non capiamo tutta questa fretta – aggiungono Monica Boero e Mario Li Santi (Flc Cgil) – considerato che il concorso non comporterà assunzioni immediate. Le stabilizzazioni, infatti, dovranno seguire l’iter previsto, dai tempi non brevi».
I sindacati chiedono quindi di stabilizzare tramite una prova orale e la valutazione di titoli i docenti con tre anni di servizio. «E’ l’unico modo – affermano – per garantire in tempi brevi e certi la copertura delle cattedre e la continuità didattica». Quindi di stabilizzare sul sostegno, attraverso una prova orale, i docenti specializzati, ovvero personale già selezionato per garantire la continuità didattica agli alunni con disabilità. Infine di avviare i percorsi abilitanti a regime per tutti, in particolare per i docenti con tre anni di servizio alle spalle.

Elisa Ferrando

Nella foto di repertorio (scattata prima dell’entrata in vigore della normativa volta a contenere i contagi da Covid-19) da sinistra Monica Boero, segretaria generale provinciale Flc Cgil; Chiara Cerrato, segretaria generale aggiunta Cisl scuola Alessandria – Asti; Assunta Barone, segretaria provinciale Snals Confsal

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